La settimana appena iniziata si presenta con alcune date importanti in merito alla discussione sulla riforma previdenziale e sulla flessibilità in uscita dal lavoro. La data da cerchiare sul calendario è in particolare quella del prossimo 21 settembre, quando il Cdm darà il via libera alla nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (conosciuto anche come DEF). All'interno sarà finalmente chiarito l'ammontare delle risorse che potrà essere destinato a copertura degli interventi sulle Pensioni. Un evento delicato perché è destinato, con tutta evidenza, ad influenzare la posizione del Governo nel confronto attualmente in corso con i sindacati per la realizzazione della cosiddetta FASE 2.

Da notare che il passaggio rappresenta quindi il prodromo della stesura della legge di bilancio 2018, che dovrà essere inviata alla Commissione Europea e all'Eurogruppo entro il 15 ottobre e presentata nella sua prima bozza in Parlamento il prossimo 20 ottobre. Si tratta quindi di date chiave da tenere a mente per comprendere in che modo è destinata ad evolvere la discussione riguardante la previdenza.

Riforma pensioni, per il Governo il sentiero è stretto ma i sindacati preparano la mobilitazione

Stante il quadro di riferimento, diviene quindi comprensibile perché la nuova settimana appare così importante nel confronto in essere tra Governo e sindacati. Durante i precedenti incontri il Ministro del Lavoro Poletti ha rimandato alla presentazione del DEF ad ogni occasione nella quale le parti sociali hanno chiesto riscontri in merito alle coperture.

Ma l'esponente dell'esecutivo ha comunque precisato che il "sentiero è stretto", indicando che non c'è molto spazio di manovra rispetto ai provvedimenti in discussione. Una risposta che ha messo in allerta i sindacati e che rischia di creare i presupposti per una nuova mobilitazione, visto che le controparti restano ancora distanti.

Pensioni flessibili e cumulo gratuito: il 21 settembre sarà discussa la nuova interrogazione parlamentare

Nel frattempo è stata calendarizzata al prossimo 21 settembre una nuova interrogazione parlamentare in merito al cumulo gratuito dei contributi ed alla sua difficile attuazione. A chiedere chiarimenti al Governo è l'On. Roberto Simonetti, che fa il punto della situazione rispetto ai mancati pensionamenti.

"Sembrerebbe che la legge non venga applicata e che molte Casse non abbiano proceduto con la restituzione dei contributi a chi ne aveva diritto, impedendo la facoltà del cumulo, sostenendo che il Ministro interrogato finge di non sapere nulla". Il Parlamentare chiede quindi al Ministro Poletti "se la denuncia di cui in premessa trovi conferma e quali siano le ragioni di una mancata iniziativa del dicastero preposto all'attuazione della norma relativa al cumulo gratuito dei contributi versati, che impedisce a migliaia di lavoratori la possibilità di recuperare i propri versamenti e di esercitare il diritto a pensione".

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