Mentre prosegue il tavolo di confronto con i sindacati sulla fase due della riforma Pensioni, l'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni sta mettendo a punto un progetto finalizzato a creare nuovi posti di lavoro per i giovani nella Pubblica Amministrazione. Un piano che sarebbe possibile realizzare considerato che, a fronte di 3, 3 milioni di impiegati pubblici quasi 500mila dipendenti presto andranno in pensione. L'obiettivo del Governo Gentiloni, secondo quanto pubblica l'agenzia di stampa Ansa, sarebbe quello di anticipare le uscite del lavoro.

Per fa ciò si punta a realizzare un piano di fabbisogni e un maxi concorso pubblico per l'assunzione di nuovi impiegati.

Pensioni anticipate nella Pa e lavoro ai giovani

"Nei prossimi quattro anni - ha spiegato oggi il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti - abbiamo quasi 500mila persone che si ritireranno". Circa mezzo milione di dipendenti pubblici dunque andranno in pensione, un'occasione importante per aprire ai giovani le porte del pubblico impiego. "E' un'occasione straordinaria anche - ha sottolineato l'esponente del Governo Gentiloni - per abbassare l'età media che ormai ha raggiunto - ha spiegato intervenendo alla Festa dell'Unità di Roma - la soglia dei 50 anni".

Si potrebbero così aprire nuove prospettive di un lavoro certo e non più precario per i giovani oggi vittime dei lavori discontinui e della disoccupazione dilagante. Delle risorse finanziarie a tal proposito potrebbero essere messe a disposizione dal governo già con la prossima legge di Bilancio 2018 che sarà varata in autunno e che dovrebbe contenere al suo interno la seconda parte degli interventi della riforma pensioni.

Ecco il piano prepensionamenti del Governo

"La legge di stabilità prossima - ha detto il sottosegretario alla Pubblica amministrazione - può essere uno strumento, non solo dal punto di vista delle risorse da impegnare - ha sottolineato Rughetti secondo quanto riporta l'Ansa - ma anche da quello metodologico". Nuova carne al fuoco viene messa dunque nell'ambito del confronto sulla riforma pensioni da parte del Governo Gentiloni.

Nuove prospettive favorevoli per i giovani di oggi che rischiano comunque di avere un futuro previdenziale poco dignitoso se non si interviene con delle misure ad hoc, come per esempio la pensione di garanzia minima contro la quale si è scagliato ieri il presidente dell'Inps Tito Boeri attirando le critiche dei sindacati e del presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano (Pd).