La decorrenza dell'APE volontaria sarà retroattiva allo scorso primo maggio 2017 per i lavoratori che vivono situazioni di disagio. È quanto previsto all'interno del decreto attuativo firmato nella giornata di ieri dal Premier Gentiloni. In particolare, all'interno del testo si rileva che "coloro che hanno maturato i requisiti in una data compresa tra il primo maggio 2017 e la data di entrata in vigore del presente decreto possono richiedere, entro 6 mesi la corresponsione di tutti i ratei arretrati maturati a decorrere dalla suddetta data di maturazione dei requisiti".

L'iter di accesso alla misura prevede infatti l'invio di una domanda di certificazione dei requisiti (63 anni di età, 20 anni di versamenti ed un assegno non inferiore ad 1,4 volte il minimo Inps). Il richiedente entrerà quindi in possesso delle informazioni relative al prestito bancario e all'assicurazione sulla vita. A questo punto potrà siglare la proposta e fruire del beneficio.

Pensioni anticipate e APE volontaria: firmato il decreto bisogna renderlo operativo

Dopo la firma del Premier non si sono fatti attendere i primi commenti dal Parlamento. il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano ha ricordato che restano ancora molte cose da fare. "A partire dalle convenzioni con le banche e assicurazioni" e sottolineando al contempo che "bisogna affrettare i tempi perché i tassi si stanno rialzando".

Resta comunque il fatto che l'APE volontaria rappresenta "una misura onerosa per i lavoratori". Il parlamentare si augura quindi che le convenzioni vengano stipulate rapidamente, perché per poter risultare convenienti il prestito e l'assicurazione non devono pesare complessivamente più del 4% ogni anno. Da notare che l'opzione rappresenta una possibilità in più di uscita dal lavoro su base volontaria, pertanto può essere di aiuto per rendere maggiormente flessibile il sistema previdenziale e per favorire la staffetta generazionale tra i lavoratori.

"Lavoro e previdenza devono andare di pari passo e, soprattutto, non bisogna mettere in contrapposizione giovani e anziani: l’anticipo pensionistico, per chi ha un’età vicina alla pensione, aiuta il turnover e la possibilità di dare un lavoro ai giovani".

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