A poche ore dal nuovo incontro tra governo e sindacati, riportiamo le ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi mercoledì 13 settembre. Focus sulle dichiarazioni di Ivan Pedretti, che da Trieste ha preso parte ad un convegno di "Festa di LiberEtà". All'appuntamento ha partecipato anche Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. Pedretti, segretario dello Spi-Cgil, ha parlato di aspettativa di vita e lavori di cura, temi centrali del confronto che si terrà oggi pomeriggio presso la sede del Ministero del Lavoro.

A seguire le dichiarazioni rilasciate da Pedretti.

Il sindacato chiede il blocco dell'aspettativa di vita

Sono diversi i punti su cui si è soffermato Ivan Pedretti nel corso del convegno di "Festa di LiberEtà". Il tema principale rimane il blocco dell'aspettativa di vita. La Cgil, insieme agli altri sindacati, mirano alla sospensione del rialzo automatico dell'età pensionabile a 67 anni a partire dal 2019. A questo proposito, il segretario generale di Spi-Cgil ha chiesto con fermezza il blocco dell'adeguamento dell'età all'aspettativa di vita. In caso di risposta negativa da parte del governo, il sindacalista si è detto pronto ad utilizzare come carta la mobilitazione. In sintesi, lo sciopero dei lavoratori.

Durante la riunione tenutasi la settimana scorsa presso il Ministero del Lavoro, i rappresentanti dell'esecutivo hanno preso tempo. Appare quasi scontato che una decisione sul blocco o rinvio dell'aspettativa di vita non sarà presa prima di valutare i dati ufficiali dell'Istat. Quest'ultimi, come è noto, saranno disponibili in autunno, tra ottobre e novembre.

Dalle ultime indiscrezioni, sembra comunque che ci sia la volontà da parte del Ministero di valutare con attenzione le richieste dei sindacati.

Riconoscimento dei lavori di cura

Un altro tema trattato ieri da Ivan Pedretti riguarda i lavori di cura, che il leader dello Spi Cgil vorrebbe fossero riconosciuti alle donne attraverso una misura previdenziale da introdurre all'interno della prossima Legge di Stabilità.

In questa direzione va anche la proposta della Uil, presentata da Domenico Proietti. Se la Cgil chiede un riconoscimento dei lavori di cura in termini generici, il segretario confederale della Uil ha formalizzato una richiesta entrato maggiormente nei dettagli.

Proietti chiede che venga abbassato il limite anagrafico per le donne di 12 mesi rispetto agli uomini, portandolo cioè a 65 anni e 7 mesi, indipendentemente se si abbia un figlio o meno. Per le madri lavoratrici invece, è richiesto un bonus contributivo di 4 mesi per ciascun figlio, fino ad un massimo di 2 anni di sconto (6 figli). La proposta presentata da Giuliano Poletti la settimana scorsa prevedeva invece 6 mesi contributivi per ogni figlio, fino ad un massimo di due anni (4 figli). Vi terremo aggiornati sulle novità delle prossime ore provenienti dalla sede del Ministero a margine del nuovo confronto tra sindacati e governo che avrà inizio oggi pomeriggio.