Nella manifestazione tenutasi di fronte al Ministero del Lavoro vi sono stati importanti incontri fra le delegazioni dei vari gruppi presenti insieme a sindacalisti e rappresentanti del governo, con cui si è parlato principalmente di Opzione Donna, lavoratori precoci ed esodati. Le ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 22 settembre hanno al centro l'iniziativa delle lavoratrici e lavoratori, in vista della Legge di Bilancio per il 2018 che dovrebbe contenere un pacchetto previdenziale ridotto rispetto a quello dello scorso anno contenente Ape volontaria, Ape sociale, quota 41 e facilitazione per il prepensionamento degli addetti ai lavori usuranti.

Protocollo Opzione Donna, incontro al Ministero del Lavoro

Tre rappresentanti del gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018" hanno avuto la possibilità di incontrare al Ministero del Lavoro. Ad essere ricevute dal Dott. Caso ed il collega Busacca sono state Vania Barboni, Silvia Antonelli e Stefania Antonella Porcu. La signora Barboni, amministratrice del gruppo che rappresentava ieri alla sede del Ministero, ha ricordate le innumerevoli richieste da parte delle donne che attendono la proroga di Opzione Donna 2018. Ha anche presentato il contatore con le risorse non ancora utilizzate, stimate in 1 miliardo di euro.

A seguire, è arrivata una doccia gelata. Secondo il resoconto dell'incontro al Ministero del Lavoro, alle rappresentanti di OD è stato spiegato come i soldi residui del contatore di Opzione Donna siano ritornati nelle casse dello Stato, o per meglio dire al Mef, non essendoci un fondo apposito.

I partecipanti alla manifestazione di ieri parlano di rabbia e indignazione da parte della ristretta delegazione di donne di fronte alla risposta ricevuta. Nonostante ciò, non è da escludere che il governo torni a prendere in mano il protocollo OD con la prossima Legge di Bilancio.

Prepensionamento lavoratori precoci, la nuova iniziativa

Al termine dell'iniziativa di ieri a Roma, si guarda già avanti, alla prossima manifestazione indetta dal gruppo "41 per Tutti Lavoratori Uniti", che si terrà domani sabato 23 settembre in piazza Atzei, nel comune di Venaria Reale. Un luogo simbolico, perché dalla prossima settimana qui si terranno i lavori del G7, i sette grandi Paesi industrializzati del mondo.

Dopo la proposta dei sindacati di ampliare la platea di quota 41 dei lavoratori precoci, arriverà un ulteriore scossone al governo dall'incontro organizzato per la seconda parte della giornata di domani, dalle 14 alle 22.

Fra i temi toccati durante la discussione che avrà per protagonista il fondatore del gruppo Luciano Cecchin, vi saranno ovviamente le Pensioni dei lavoratori precoci, con la richiesta madre quota 41 per tutti. Si parlerà però anche dell'abolizione dell'aspettativa di vita e della legge Fornero, altri due punti chiave delle richieste dei precoci in merito agli eventuali futuri provvedimenti che il Governo prenderà per la prossima Legge di Bilancio.

Nuova salvaguardia esodati, speranze rinnovate dopo l'incontro

Tornando alla manifestazione organizzata ieri a Roma davanti alla sede del Ministero del Lavoro, affrontiamo nell'ultimo capitolo del nostro approfondimento odierno la questione esodati. Guidati dal signor Claudio Ardizio, una nutrita delegazione degli esodati ha avuto la possibilità di confrontarsi con alcuni rappresentanti del MdL, ai quali è stato ricordato come gli esclusi dall'ottava salvaguardia siano più di 3.400 soggetti, ma si arrivi a 5-6 mila persone contando coloro che non hanno presentato domanda per l'ultima salvaguardia.

La richiesta degli esodati è quella di "salvare" tutti, ponendo come limite ultimo quello del 2023.

Dovrebbero essersi aperti degli spiragli, vedremo agli inizi di ottobre se e in che modo verrà data una risposta dal governo su un tema - dopo anni - ancora di stretta attualità. Per approfondimenti sui singoli incontri tenutisi ieri e per conoscere le ultime novità sulle pensioni cliccate il tasto Segui che trovate in alto a destra a fianco al titolo.