Pasticcio Inps sui soldi delle Pensioni pagate in più: migliaia di lettere con le quali l’istituto previdenziale chiede la restituzione dei soldi sono in arrivo ai pensionati. La denuncia viene dalla federazione dei Pensionati aderente a Confesercenti, la Fipac, che ha inviato a Tito Boeri, presidente dell’Inps, una lettera con la richiesta di chiarimenti su quanto sta accadendo.

Fermo restando, infatti, il diritto dell’Istituto di richiedere la restituzione di quanto indebitamente erogato, l’associazione di categoria chiede di conoscere motivazioni e dimensioni degli interventi correttivi per evitare situazioni di allarmismi nei confronti dei pensionati e verificare la legittimità di tale richiesta alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale.

Quando l’Inps può chiedere la restituzione dei soldi versati in più

La sentenza cui fa riferimento la Fipac è quella, emessa quest’anno, che stabilisce una sanatoria per tutte le somme non dovute erogate dall’Inps successivamente alla data del 31 dicembre 2000 nei casi cui in cui dette erogazioni eccedenti siano imputabili ad errori di calcolo dell’Inps o che, comunque, non scaturiscano da un dolo da parte del pensionato.

In pratica, la restituzione dei soldi versati in più non può essere richiesta qualora il pensionato abbia comunicato all’Inps tutti i dati necessari al calcolo dell’assegno dovuto, facendo così ricadere su un errore di calcolo dell’istituto le eventuali somme erogate in eccesso.

Viceversa, nel caso in cui i dati comunicati siano incompleti ed il pensionato ne sia a conoscenza, si prefigura il caso del dolo da parte del pensionato, ragione per la quale l’Inps è legittimato e chiedere la restituzione delle somme versate in più.

Il caso più complesso risulta quello delle pensioni il cui calcolo è condizionato dalle soglie di reddito come, ad esempio, la pensione di reversibilità.

In questi casi, infatti, l’Inps è tenuto a verificare ogni anno l’entità dei redditi che condizionano il calcolo dell’assegno e, in caso di errori, la restituzione può essere richiesta solo entro il 31 dicembre dell’anno successivo alla dichiarazione del modello 730 o Unico. Fa eccezione, ovviamente, i casi in cui venga accertato il dolo da parte del soggetto.

Cosa fare per evitare di restituire all’Inps i soldi delle pensioni

Accertati quali sono i casi nei quali la richiesta di restituzione da parte dell’Inps dei soldi versati in più è legittima, qualora il pensionato riceva e consideri immotivata tale lettera, deve presentare un ricorso amministrativo al Comitato provinciale dell’Istituto e, nel caso in cui questo sia rigettato, ricorrere all’azione giudiziaria.

Ricordiamo che la restituzione dei soldi all’Inps può essere fatta attraverso la compensazione con eventuali crediti vantati dal pensionato, attraverso trattenute sull’assegno nella misura non superiore a un quinto del trattamento oppure, in caso di somme elevate, attraverso un piano di versamenti rateizzabile fino a 24 mesi.