Le ultimissime novità sulle Pensioni anticipate al 14/9/2017 e nello specifico su precoci e donne giungono da Enrico Morando, che parlando a margine di un dibattito alla Festa dell'Unità di Firenze ha chiuso la porta a sostanziali modifiche sulla riforma pensioni. Il viceministro dell'economia si era già espresso giorni fa dicendosi contrario ad un altra tematica cara alle parti sociali, ossia allo stop dell'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita. Nelle ultime ore Morando ha rincarato la dose, come a voler chiudere quasi definitivamente ogni speranza dei lavoratori, la priorità del Governo, ha detto, non può essere nuovamente la riforma delle pensioni.

Anche se molti, specie i lavoratori precoci e le donne, si staranno chiedendo di quali misure stia parlando, visto che al momento né la proroga dell'opzione donna, né la quota 41, i due cavalli di battaglia, sono stati concessi nella precedente Ldb. Vediamo nelle specifico le sue parole:

Pensioni anticipate per precoci e donne: non sono la priorità, spazio ai giovani

"I vincoli di bilancio devono sempre essere rispettati", così dice Morando alla Festa dell'unità di Firenze a differenti cronisti che si sono confrontati con lui sulla questione previdenziale. Dunque, procede il viceministro dell'economia, inutile girarci intorno ed illudere ulteriormente i lavoratori, stando alle decisioni prese con la legge di bilancio dello scorso anno, nel 2018 i soldi non potranno essere spesi per il comprato previdenziale.

Visto che si è già trattato, prosegue, di un intervento molto significativo, il riferimento è certamente alla concessione di Ape sociale e Quota 41, in un contesto in cui i fondi a disposizione sono scarsi. Inoltre, precisa, per rispettare quanto già approvato e magari apportare modifiche minime che vadano nella direzione di un loro completamento, si pensi all'estensione dell'Ape sociale a determinate categorie, occorreranno già più di 3 miliardi di euro, per il resto la centralità deve essere un'altra.

Per cui lascia intendere che i possibili interventi sulle pensioni potranno essere, tutt'al più, relativi al "completamento dell'Ape social", ma le altre risorse devono essere destinate altrove. Nello specifico "deve essere riconosciuta a un'azione efficace di sviluppo dell'occupazione giovanile".

Prossimo incontro Governo-sindacati che senso ha?

Letta in questi termini il prossimo incontro tra Governo e sindacati già calendarizzato per i primi di ottobre, a valle della nota di aggiornamento Def, sembra quasi inutile. Eppure Polett,i sebbene abbia ribadito che le risorse sono scarse e ci si muove in un 'sentiero stretto' riportando una citazione di Padoan, non ha chiuso definitivamente il confronto sulla questione previdenziale , anzi ha fatto presente che le proposte sindacali verranno tutte prese in considerazione. Il momento è molto caldo, gli animi dei lavoratori esagitati, i sindacati delusi, la mobilitazione potrebbe essere alla porte come hanno fatto presente oggi Camusso (Cgil) e Ivan Pedretti.

Le ultime esternazioni di Morando , priorità ai giovani rispetto alle pensioni, e di Boeri, che si è detto contrario al bonus mamma siamo certi che faranno ancora discutere nei prossimi giorni. Continuate a seguirci sul canale pensioni, per restare aggiornati.