Qualcosa non sta andando per i verso giusto sulla seconda fase della riforma Pensioni. I sindacati, dalle dichiarazioni dl governo, sembrano avvertire che i conti non tornano. Dal Mef hanno già fatto sapere che le risorse saranno limitate e che molto probabilmente non ci sarà spazio per le misure in ambito previdenziale, visto che l'esecutivo sembra voler dare priorità al lavoro dei giovani con i contributi alle imprese sulle nuove assunzioni. Tutt'altro, insomma, rispetto alle tanto attese di modifiche alla legge Fornero, che non va toccata secondo il governatore della Banca d'Italia Visco e il presidente di Confindustria Boccia.

Pensioni, qualcosa sta andando storto sulla fase 2 della riforma

I sindacati sono pronti a dare battaglia, già annunciata la possibile mobilitazione se anche il Governo Gentiloni, così come il Governo Renzi, non dovesse dare seguito al verbale d'intesa generale già sottoscritto l'anno scorso e la cui applicazione è rimasta di fatto incompleta, meno che a metà dell'opera rispetto a quanto previsto. Senza risposte nemmeno per l'ampliamento a tutti i lavoratori precoci della Quota 41 e la proroga del regime sperimentale di Opzione donna o comunque la sua stabilizzazione. I sindacati hanno per questo ripresentato un nuovo documento unitario. "Le proposte avanzate unitariamente da Cgil, Cisl e Uil sulla fase due della previdenza - ha dichiarato il segretario confederale della Uil Domenico Proietti - stanno incontrando un consenso diffuso nel Paese e un'attenzione - ha sottolineato - tra tutti i gruppi parlamentari, perché - ha proseguito il dirigente sindacale - sono proposte ragionevoli e che rendono più equo il sistema".

I sindacati avvertono il governo: mantenga le promesse fatte

Secondo le organizzazioni sindacali le proposte per la fase 2 della riforma pensioni dovrebbero avere priorità nella legge di Bilancio 2018, rispetto alla decontribuzione sui nuovi assunti, anche perché contribuiscono a creare nuovi posti di lavoro per i giovani oltre che consentire agli ultrasessantenni di andare a riposo.

"L'intero Governo - ha proseguito Proietti in una nota - deve ritenere la previdenza una delle priorità della prossima legge di bilancio, senza farsi fuorviare - ha aggiunto oggi il segretario confederale della Uil - da infondate e strumentali ipotesi di costi fuori dalla realtà". Dichiarazioni e commenti da parte di sindacalisti, economisti, parlamentari ed esponenti del governo si susseguono di ora in ora, di certo c'è che ancora è tutt'altro che chiusa la partita sulla fase due della riforma pensioni, non si sa più cosa potrà accadere, a questo punto tutto potrebbe succedere. L'ipotesi che preoccupa di più i lavoratori è che ancora una volta possa esserci un nuovo dietrofront del governo sulla questione previdenziale. Staremo a vedere.