Il dibattito su Opzione Donna avvenuto tra Elsa Fornero e Walter Rizzetto durante la trasmissione Agorà è stato il tema centrale di giornata, anche se non va dimenticato il cosiddetto "vitalizio day" che ha coinvolto oltre 600 parlamentari. Le ultimissime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 16 settembre non possono tenere conto delle dichiarazioni dell'ex ministra del Lavoro e dell'ennesima sollecitazione da parte di Rizzetto sulla quota 41 dei lavoratori precoci. E' importante però rendere conto anche della replica di Cesare Damiano nei confronti di Tito Boeri e l'intervista che quest'ultimo ha rilasciato al Corriere della Sera, definita "surreale" da presidente della Commissione Lavoro alla Camera.

Proroga Opzione Donna, Elsa Fornero dice la sua

"Una delle ragioni per cui Opzione Donna è stata bloccata è perché costa". Netta, chiara, così si è espressa Elsa Fornero in merito al protocollo di OD, gelando le lavoratrici in ascolto. In sintesi, sarebbero le risorse insufficienti a coprire i costi del regime sperimentale la causa primaria per cui non si è proceduti alla proroga. Le dichiarazioni dell'ex ministra tratteggiano un futuro nero per migliaia di donne, che attendono novità positive in merito alla misura a loro dedicata.

Parole che potrebbero segnare una pietra tombale sulla proroga di Opzione Donna al 2018, da tempo richiesta e su cui continua a battersi Walter Rizzetto. L'onorevole di Fratelli d'Italia, presente alla trasmissione Agorà di ieri mattina, ha nuovamente citato il provvedimento, prima che arrivasse la risposta della Fornero.

Qualcosa potrebbe muoversi nelle prossime settimane comunque, dopo l'incontro di cui vi abbiamo parlato ieri tra una piccola delegazione del gruppo "Movimento Opzione Donna" insieme a "41 per Tutti Lavoratori Uniti" alla Camera insieme ad alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, che hanno confermato il loro impegno nel battersi per quota 41 - aspettativa di vita - OD nell'imminente autunno parlamentare.

Quota 41, nuovo incontro dopo il Def

Se ci sarà un allargamento della platea dei beneficiari di quota 41 per i precoci lo sapremo in definitiva soltanto dopo l'approvazione della Nota di aggiornamento del Def. A fissare la data del nuovo confronto con i sindacati sulla fase 2 delle Pensioni è stato Giuliano Poletti, il quale ha commentato positivamente i lavori fin qui realizzati insieme alle sigle sindacali più importanti del nostro Paese.

Il ministro del Lavoro ha però aggiunto che ci si trova di fronte ad un sentiero stretto, in riferimento alle risorse eventualmente a disposizione per la prossima legge di Bilancio 2018. D'altronde Enrico Morando, vice ministro all'Economia, in estate era stato chiaro sul fatto che vi sarebbe stato poco spazio per un ulteriore intervento sul pacchetto previdenziale, a cui erano state destinate risorse importanti lo scorso anno. Poletti ha inoltre aggiunto che uno degli obiettivi dell'esecutivo è di rendere l'Ape social, l'anticipo pensionistico agevolato, strutturale.

Cesare Damiano contro Boeri

Nuovo affondo di Damiano contro Tito Boeri, all'indomani dell'intervista rilasciata dal presidente dell'Inps al Corriere della Sera, nella quale definisce surreale la proposta attualmente in discussione sul tavolo Governo-sindacati sulla pensione di garanzia e l'anticipo dell'età pensionabile per chi svolge lavori di cura.

Parole forti, alle quali ha risposto con altrettanta durezza l'onorevole del Partito democratico, che già in passato ha avuto opinioni discordanti con quelle dell'economista italiano.

Per Damiano sono surreali le dichiarazioni di Boeri, difendendo a spada tratta le proposte che si trovano attualmente sul tavolo di confronto. Tra queste c'è anche Ape donna, modellata sull'Ape sociale, che consentirebbe alle lavoratrici madri di uscire con qualche anno di anticipo rispetto ai lavoratori e alle stesse lavoratrici che non hanno però figli. Per l'eventuale replica di Boeri e le ultime novità sulle pensioni seguiteci sulla pagina Pensioni Ora oppure cliccate il tasto Segui in alto a destra.