Grande attesa per il Consiglio dei Ministri inerente l'analisi della Nota ai aggiornamento al Def 2017, previsto ieri e slittato in data odierna, dal quale si potrebbero avere maggiori certezze sulla sorte di Ape donna e aspettativa di vita. Le ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 23 settembre prendono in esame principalmente due tematiche di fondamentale importanza per lavoratrici, lavoratori e sindacati italiani. Inoltre segnaliamo la denuncia della Fipac, che in queste ore ha inviato una lettera all'Inps, l'istituto presieduto dal professore Tito Boeri, per delucidazioni su alcune lettere allarmanti ricevute dai pensionati.

Flessibilità pensionistica donne, quale margine nella manovra finanziaria?

Il sentiero stretto indicato dai vari rappresentanti del governo rischia di non aprire la porta nemmeno all'Ape donne. In sintesi estrema, è l'analisi che il collega Roberto Petrini fa su Repubblica parlando del pacchetto Pensioni da inserire all'interno della prossima Legge di Bilancio per il 2018. L'assenza di risorse denunciata dal ministro Padoan e confermata in senso lato dalle più recenti dichiarazioni di Graziano Del Rio e del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, portano ad un'unica direzione: l'impossibilità di intervento.

Occorre sottolineare però che la misura sulla pensione anticipata delle donne individuata dai tecnici del governo non sia onerosa come altre proposte presentate dai sindacati, per esempio quella inerente la speranza di vita, come vedremo più avanti.

A confermarlo sono Davide Colombo e Marco Rogari de Il Sole 24 Ore, che in un articolo pubblicato nella giornata di ieri hanno sottolineato come il destino dell'Ape rosa sia legato strettamente al varo del disegno della Legge di Bilancio. Soltanto allora sapremo se sarà confermata o definitivamente ritirata, o magari posticipata al prossimo anno.

Congelamento aspettativa di vita, i costi

Potrebbe costare fino a 5 miliardi il blocco dell'aspettativa di vita voluto dai sindacati e dai lavoratori di "41 per Tutti Lavoratori Uniti", nel solo biennio 2019-2020. A dirlo sono sempre i colleghi de Il Sole 24 Ore, che riportano in auge anche le dichiarazioni di Tito Boeri. Il presidente dell'Inps aveva specificato come la spesa sarebbe ammontata a 141 miliardi di euro entro il 2035, qualora fosse stato attuato il rinvio perenne del meccanismo di adeguamento automatico dell'età pensionabile legato alla speranza di vita.

Per i sindacati, il rinvio dell'aspettativa di vita rimane il punto centrale del documento unitario presentato pochi giorni fa al Governo, da cui vogliono ottenere delle risposte chiare. In caso contrario, Cgil Cisl e Uil hanno già preannunciato che intendono mobilitarsi, chiamando a raccolta tutte le categorie dei lavoratori. Ricordiamo che il meccanismo, se confermato, porterà all'innalzamento dei requisiti anagrafici per l'accesso alla pensione di vecchiaia, che passeranno da 66 anni e 7 mesi a 67 anni.

'Inps rivuole indietro i soldi'

La denuncia arriva dalla Federazione dei Pensionati aderente a Confesercenti (Fipac), ed è stata rilanciata dall'agenzia Adnkronos. Secondo quanto scritto nella missiva inviata all'Inps, l'associazione avrebbe ricevuto da parte di diversi pensionati la preoccupazione circa la ricezione di lettere da parte dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale in cui veniva chiesto loro il rimborso di somme - talvolta anche cospicue - che l'ente di Tito Boeri avrebbe erogato in maniera indebita.

La Fipac ha chiesto un confronto, aperto anche con le altre organizzazioni dei pensionati, sottolineando come una recente corte della Corte Costituzionale ha sancito l'illegittimità della richiesta di rimborso in assenza di dolo da parte di colui che riceve la pensione. A questo punto la palla passa all'Inps, chiamata a rispondere. Per sapere cosa verrà deciso oggi dal Consiglio dei Ministri sul Def e per conoscere le ultime novità sulle pensioni cliccate il tasto Segui in alto a destra.