L'Ape volontaria sarà cumulabile con l'Ape social, ma soltanto per determinati soggetti. Nuova manifestazione delle lavoratrici che chiedono Opzione Donna, insieme ai lavoratori precoci di quota 41. Appello di Carmelo Barbagallo in merito al provvedimento sui lavori usuranti, previsto nella Legge di Bilancio per il 2017 e mai attuato. Sono questi i temi delle ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 20 settembre, dopo che nella giornata di ieri vi avevamo parlato degli attacchi alla riforma Fornero e della discussione sui cosiddetti vitalizi parlamentari con la nuova iniziativa di Walter Rizzetto.

Decreto Ape volontaria cumulabile con l'Ape social

Il sito Pensionioggi ha rilanciato un'importante indiscrezione sull'Ape in forma volontaria, affermando come nel decreto attuativo firmato da Paolo Gentiloni, ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sia prevista la possibilità per i beneficiare dell'Ape sociale di rendere cumulabile anche l'anticipo pensionistico volontario. Non tutti però potranno accedere a tale cumulo e paradossalmente i più svantaggiati saranno coloro che prendono una pensione più bassa. Ormai siamo abituati però ai paradossi.

Il cumulo dell'Ape volontaria, per chi risulta beneficiario dell'Ape social, potrà essere richiesto esclusivamente da coloro che percepiscono una pensione superiore intorno ai 2.000 euro, o superiore.

Chi ha un assegno previdenziale pari o inferiore ai 1.500 euro non potrà richiedere il cumulo. Il motivo è dato dal fatto che l'importo minimo finanziato deve essere minimo di 150 euro. Una somma possibile soltanto se si ragiona su "grandi numeri". Ad esempio, chi prende di pensione 2.000 euro netti, avrà un finanziamento pari a 380 euro, che andranno a sommarsi ai 1.320 euro mensili erogati dall'Ape social, la somma massima prevista dall'anticipo pensionistico agevolato (che corrisponderebbe a 1.500 euro lordi).

Opzione Donna al 2018 e quota 41, due manifestazioni questa settimana

La protesta delle lavoratrici richiedenti la proroga di Opzione Donna al 2018 e di chi chiede la quota 41 per tutti i lavoratori precoci non si arresta. Oggi la prima delle due manifestazioni previste. A scendere in piazza a Roma saranno le lavoratrici di "Opzione Donna Proroga al 2018" al fianco dei lavoratori appartenenti al gruppo "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti".

Alla manifestazione odierna dovrebbero aggiungersi anche le lavoratrici di "Movimento Opzione Donna", che hanno risposto positivamente all'appello di Ivan Pedretti riguardo alla mobilitazione in caso di risposte nulle da parte del governo.

Il tema del prepensionamento dei lavoratori precoci sarà al centro dell'incontro organizzato a Torino sabato 23 settembre dal gruppo "41 per Tutti Lavoratori Uniti". L'appuntamento è in Piazza Atzei, dove dalle 14 alle 22 si incontreranno lavoratori e disoccupati che hanno a cuore l'abolizione dell'aspettativa di vita e della Legge Fornero.

Misure lavori usuranti, la denuncia della Uil

Risulta essere ancora fermo al palo il provvedimento sui lavori usuranti inserito nella Legge di Bilancio per il 2017 l'autunno scorso.

La denuncia arriva da Carmelo Barbagallo, segretario nazionale della Uil, il quale si è reso protagonista nelle ultime ore di un'importante iniziativa che ha coinvolto anche il sindacato Uila. Barbagallo ha avviato una raccolta firme per una proposta di legge su Pensioni e welfare. In primo piano rimangono le donne e i lavori di cura.

Per quanto riguarda il decreto per i lavori usuranti non ancora emanato dall'esecutivo Gentiloni, Barbagallo è stato durissimo. Il leader della Uil ha affermato che il mancato provvedimento è un ulteriore modo di fare cassa sulle pensioni, in quanto con tutta probabilità i fondi stanziati per quest'anno non verranno utilizzati e saranno destinati in economia. Per rimanere aggiornati sul possibile cumulo dell'anticipo pensionistico volontaria e in merito alle ultime novità sulle pensioni cliccate il tasto Segui in alto a destra.