Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 26 settembre 2017 vedono i sindacati proseguire il pressing sul Governo per una rivisitazione dell'attuale sistema previdenziale. Dalla Uil si chiede di intervenire per proseguire il lavoro iniziato lo scorso anno e per attuare i provvedimenti inseriti nella Fase 2 della riforma. Anche la Cisl chiede di riprendere il confronto, mentre tra i nodi da sciogliere il problema maggiore sembra restare quello dell'aspettativa di vita. Dalla Camera si punta invece il dito contro le recenti lettere inviate dall'Inps ad alcuni pensionati, con le quali si avanzano richieste di restituzione circa alcune somme che sarebbero state percepite indebitamente per un errore di calcolo.

Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

L'Inps scrive ai pensionati, dalla Camera parte l'interrogazione al Ministro Poletti

Dalla Camera arriva una nuova interrogazione dell'On. Laura Ravetto, Deputata di Forza Italia, in merito alle lettere inviate dall'Inps ad alcuni pensionati con la richiesta di restituzione di presunte somme ricevute indebitamente per un errore di calcolo. "Chiedo al Ministro di fare chiarezza in merito" ha evidenziato la parlamentare, spiegando che in caso la situazione trovasse conferme "ci troveremmo dinnanzi, dopo i casi delle cartelle esattoriali pazze a casi di pensioni pazze". Secondo l'esponente di Forza Italia, "si tratterebbe di un'operazione di vero e proprio terrorismo previdenziale".

I sindacati tornano in pressing sul Governo per la riforma previdenziale

Anche i sindacati proseguono il pressing sul Governo, finalizzato a chiudere positivamente la discussione in corso riguardante l'attuazione delle misure previste in LdB2017 ed a portare a realizzazione quelle che erano state precedentemente condivise all'interno della cosiddetta Fase 2 della riforma.

"Dopo il DEF ora riprenda il confronto con i sindacati per la Legge di bilancio" ha dichiarato la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan, che attraverso Twitter ha chiesto all'esecutivo di puntare ai giovani ed alla "flessibilità per i requisiti pensionistici".

La UIL chiede di rivisitare il sistema previdenziale

Dalla UIL si torna a domandare al Governo un impegno sul comparto previdenziale, finalizzato a rivisitare il sistema pensionistico, a garantire le pensioni future ai giovani ed a valorizzare il lavoro delle donne.

Il Segretario Confederale Domenico Proietti è intervenuto nel pomeriggio di ieri al convegno "Cambiare le pensioni. Dare lavoro ai giovani" organizzato da Cgil-Cisl-Uil Emilia-Romagna. Il sindacalista ha ricordato le premesse positive avanzate lo scorso anno, chiedendo di proseguire nella stessa direzione. In particolare, ha invitato il Governo a valorizzare il lavoro di cura delle donne, a rilanciare la previdenza integrativa ed a separare la previdenza dall'assistenza. Ma tra i maggiori nodi del contendere Proietti evidenzia anche la questione dell'aspettativa di vita, definendo come "inconcepibile che l'Italia possa elevare ancora l'età di accesso alla pensione, che è la più alta in Europa: la Germania arriverà a 67 anni nel 2030.

Noi abbiamo 3 anni in più rispetto agli altri paesi europei. Ecco perché bisogna bloccare questo e fare una analisi settore per settore, perché non in tutti i lavori c'e' la stessa aspettativa di vita".

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