Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 22 settembre 2017 vedono un riscontro positivo dalla Camera dei Deputati circa le proposte inviate dai sindacati all'attenzione del Governo, per quanto concerne la cosiddetta Fase 2 della riforma previdenziale. Nel frattempo arrivano però anche alcune indiscrezioni giornalistiche sul parametro dell'aspettativa di vita, che in caso di applicazione potrebbe trovare la propria estensione in 5 mensilità. Dal punto di vista sindacale si registrano invece due nuovi interventi. Il primo riguarda una precisazione in arrivo dalla Cgil e pubblicata nel CODS, mentre dalla Uil si evidenzia un nuovo comunicato riguardante i lavori usuranti.

Vediamo insieme tutti i dettagli all'interno del nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni flessibili, dalla Camera commenti positivi su proposte unitarie

La nuova lettera inviata al Governo dalla piattaforma sindacale ha riscontrato il commento positivo dell'On. Cesare Damiano, che ha parlato di "molti punti di convergenza". Tra questi, il Presidente della Commissione lavoro alla Camera cita la necessità di revisionare il meccanismo di applicazione dell'aspettativa di vita, il riconoscimento dei lavori di cura e la flessibilità previdenziale per chi è inserito nel sistema contributivo puro. A tal proposito, il parlamentare ha spiegato di concordare "con i sindacati sulla riduzione della soglia prevista di 1,5 volte l’assegno sociale per accedere alla pensione di vecchiaia e di 2,8 volte per chi sceglierà di andare in pensione a 63 anni con 20 anni di contributi”.

Aspettativa di vita: l'Istat prospetta un aumento di cinque mesi

Le ultime indiscrezioni giornalistiche sul comparto previdenziale hanno messo in luce quello che potrebbe essere il prossimo aumento da applicare ai criteri di pensionamento. Secondo quanto riportato dal sito Quotidiano.net l'Istat sarebbe in procinto di certificare il parametro dell'aspettativa di vita a cinque mesi.

Il nuovo scalino verrebbe però applicato a partire dal 2019, salvo un nuovo intervento correttivo all'interno della legge di bilancio.

La Cgil interviene nel CODS sui lavori di cura

Nella giornata di ieri il Comitato Opzione Donna Social ha visto arrivare alcune importanti precisazioni dalla Cgil, in merito alle misure previste per le donne nel documento unitario siglato da Cgil, Cisl e Uil.

Il Segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli ha quindi parlato di un intervento generale per tutte le donne finalizzato a valorizzare il lavoro di cura e la maternità dal punto di vista contributivo. Allo stesso modo si punta a creare delle misure ad hoc per chi ha in cura figli o familiari disabili, mentre sull'opzione donna è stata avviata una verifica "che, rimuovendo i vincoli all’utilizzo delle risorse accantonate e non spese (ipotesi fino ad ora considerata non praticabile da parte del governo), possa permettere di sbloccare l’attuale situazione gestendo le situazioni aperte". Infine, è stata chiesta la "conferma dell’obiettivo previsto nella piattaforma dei 41 anni di contributi per la pensione anticipata".

La presa di posizione della UIL sul decreto per i lavori usuranti

"Che fine ha fatto il decreto di attuazione di semplificazione per i lavori usuranti?". Lo domanda il Segretario confederale UIL Domenico Proietti attraverso un nuovo comunicato. Il sindacalista esprime tutta la propria preoccupazione al riguardo, spiegando che "dopo nove mesi dall’approvazione della Legge di Bilancio, che prevedeva la sua emanazione dopo 60 giorni, è incredibile che il decreto non sia stato ancora pubblicato". Un ritardo che per il sindacalista arreca un danno gravissimo agli aventi diritto ed "un ulteriore modo di fare cassa sulle pensioni", motivo per il quale Proietti chiede di "porre fine a questo andazzo".

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