Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, giovedì 21 settembre 2017, sono relative al documento presentato dai sindacati al Governo, contenente le richieste riguardanti gli interventi necessari in tema previdenziale, in vista dell'approvazione della nota relativa al DEF (Documento di Economia e Finanza) e della Legge di Bilancio 2018. Vediamo, in dettaglio, le richieste dei sindacati e le dichiarazioni del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in merito ai contenuti.

Pensioni 2017, notizie oggi 21 settembre: Ape Sociale, donne, giovani e blocco aumento età pensionabile

Per quanto riguarda l'anticipo per l'accesso alla pensione di vecchiaia, i sindacati hanno chiesto al Governo lo sconto di un anno per ogni figlio sino ad un massimo di 3 anni: la proposta formulata da Cgil, Cisl e Uil è contenuta nel documento unitario presentato all'esecutivo. Nello stesso documento, le parti sociali chiedono che venga riconosciuto oltre modo un bonus contributivo per i cosiddetti 'lavori di cura'.

Tra le altre richieste dei sindacati, quella della riduzione della 'soglia' a 1,5 volte l'assegno sociale (attualmente a Euro 448) per accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi (calcolo interamente contributivo) con venti anni di contributi versati.

Inoltre i sindacati propongono la riduzione del requisito contributivo da 36 a 30 anni per poter accedere all'Ape Sociale, a beneficio di tutti coloro che svolgono lavori gravosi.

Infine, in vista dell'approvazione della Legge di Bilancio 2018, non poteva mancare la richiesta di blocco dell'aumento dell'età pensionabile che, come tutti sappiamo, dal 2019 dovrebbe elevarsi a 67 anni: nel documento si chiede di poter avviare un negoziato per la revisione dell'attuale meccanismo.

A questo proposito, la segretaria nazionale della Cisl, Annamaria Furlan, ha sottolineato come bloccare il meccanismo dell'aumento dell'età pensionabile alla speranza di vita è solamente una 'questione di buon senso'. Molto più pessimista, Maurizio Landini: l'ex segretario della Fiom-Cgil ritiene, invece, che sia necessaria la mobilitazione.

Pensioni, novità oggi 21 settembre: Poletti cauto, Morando insiste sui giovani

Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha dichiarato che il Governo aveva già messo in preventivo che le richieste sindacali potessero essere quelle esposte nel documento presentato ieri. 'Lo valuteremo in tutti i punti - ha sottolineato Poletti - molti aspetti sono quelli che abbiamo già discusso negli incontri precedenti: abbiamo bisogno di valutare l'impatto economico di queste misure e dopo l'approvazione del Documento di Economia e Finanza (l'OK dovrebbe arrivare domani, venerdì 22 settembre, in occasione del nuovo Consiglio dei Ministri), avremo modo nuovamente di confrontarci'.

Alle parole del Ministro del Lavoro, Poletti hanno fatto eco quelle del Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, il quale ha sottolineato la severità dei numeri che arrivano dall'Inps: 'Lo spazio per una manovra sulle Pensioni è da considerarsi molto ridotto'.

Il viceministro dell’Economia, Enrico Morando resta, invece, del parere, che in questa manovra la centralità debba essere data all'occupazione giovanile.

Potete rimanere aggiornati sulle ultime notizie riguardanti la riforma pensioni, cliccando il tasto Segui posizionato accanto alla firma del presente articolo.