Le ultimissime novità al 22/9/2017 sulle riforma delle Pensioni e sui precoci in attesa del nuovo tavolo di confronto tra Governo e sindacati che avverrà i primi di ottobre, non sono positive. Riguardano, infatti, la risposta alla 1° istanza che l'Inps sta facendo pervenire ai lavoratori che hanno presentato la domanda per la quota 41 e l'Ape sociale. Facciamo chiarezza, nei giorni scorsi attraverso l'articolo 'Riforma pensioni 2017 e precoci, notizie Inps: dove vedere se domanda è accolta', avevamo dato ai lavoratori le prime dritte su dove controllare lo stato di accoglimento della propria domanda.

In massa, gentilmente, ci avevano fatto sapere che al momento l'istanza risultava alla maggior parte di loro ancora 'in lavorazione'. Ma da ieri 21/9 le cose sembrano essere cambiate, il problema è stato messo in luce da una lavoratrice precoce, Nadia Carletti. I dettagli.

Pensioni precoci e anticipate, Inps delude: molte domande respinte

La signora Nadia con un post pubblico sul gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' espone il suo 'dramma', l'Inps ha respinto la sua domanda, sebbene il patronato avesse assicurato che aveva i requisiti conformi per presentare la 1° istanza: 41 anni di contributi e invalidità superiore al 74%. La sua testimonianza:

"Buonasera scusate il disturbo, ma ho appena visto che per motivi amministrativi mi hanno respinto la domanda di accertamento requisiti per pensione precoce 41 anni e inv.al 75%, scusate ancora ma sinceramente ci sono rimasta molto male chiedo a voi questo vuol dire che io la pensione non la prenderò giusto ?"

Il caso ci è parso subito interessante dal momento che molti altri lavoratori stanno ora ricevendo la medesima risposta dall'Inps respinta per motivi amministrativi, anche il lavoratore Vincenzo Uccheddu pochi minuti dopo commentando il post riferisce, aggiungendo un'altra testimonianza: "a me lo stesso, respinta per motivi amministrativi con 41 anni e 11 mesi precoci".

Stessa sorte per Sandro Marongiu che conferma "anche io ho 41 anni e 11 mesi e mi hanno respinto la domanda per motivi amministrativi". Ora la questione che molti lavoratori si pongono è cosa vuol dire?

Pensioni anticipate 2017 e precoci: respinta per motivi amministrativi, ossia?

Le risposte che i lavoratori si aspettavano di trovare, stando alle ultime indiscrezioni Inps erano, come avevo riportato nel precedente articolo:

  • 'si diritto', ossia la pratica è stata accettata, i documenti sono corretti e i requisiti a detta dell'Inps rispettati, dunque il soggetto ha diritto alla pensione anticipata, oppure
  • 'No diritto' che significa appunto che la pratica è stata rigettata.

Questa specifica 'respinta per motivi amministrativi' non era stata contemplata e si è dunque generato il caos tra coloro che ancor non hanno ricevuto risposta ma temono nella stessa sorte.

Molti hanno ipotizzato di avere i requisiti in ordine, ma di essere stati scartati per carenza di risorse, in tanti hanno fatto notare che la voce 'problemi amministrativi' sembrava nascondere ragioni più mirate. Le prime risposte ai dubbi dei lavoratori almeno per quanto concerne Nadia e il Signor Sandro pervengono direttamente dall'Inps.

Nello specifico:

  • La signora Nadia ha ricevuto questa risposta: dal momento che percepisce al momento un assegno al mese da parte dell'Inps per invalidità lavorativa pari al 75% non ha il diritto di avere anche la pensione precoci con quota 41, dovrà aspettare o i 67 anni o il raggiungimento dei requisiti Fornero.
  • Il signor Marengiu invece ha scoperto l'arcano. Vi è stato un errore e dunque forse è ancora in lista: nella cassetta postale on line, scrive sul gruppo, mi è arrivata la risposta che dice che non ho i requisiti dei 42 anni e 10 mesi. Per questa ragione prosegue "sono andato direttamente all'Inps per sapere e mi hanno detto che devo aspettare prima la verifica dei requisiti come precoce e solo successivamente devo fare la domanda di pensione (mi avevano fatto la domanda di pensione come precoce prima di fare quella di verifica dei requisiti)".

Riforma pensioni e precoci: non basta licenziarsi per ottenere q41

Ci preme anche rispondere alla domanda del precoce Giancarlo Cavallo, che certamente esasperato dai paletti per poter accedere alla quota 41, si chiede per trovare un escamotage per raggiungere la pensione:

" Ma se ho maturato 41 di contributi e sono precoce e mi licenzio a questo punto sono senza ammortizzatori posso andare in pensione?"

La risposta è ovviamente no, in quanto ricordiamo che per poter accedere alla pensione con Q41 bisogna essere disoccupato ma privi di ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi.

Vi chiediamo di continuare a fornirci le vs testimonianze al fine di avere un quadro sempre più chiaro dell'esito delle prime istanze.