Nessun intervento nel mirino dell'esecutivo per quei lavoratori che hanno dovuto fare i conti con le rigide norme della Riforma Fornero e che non hanno avuto la possibilità di accedere all'ottava misura di salvaguardia. Si tratta dei famosi esodati che, anche quest'anno, dovranno dire addio all'agognata pensione visto che il Governo avrebbe altre priorità.

Nessuna risposta all'interrogazione di Rizzetto

Non ha avuto nessun esito positivo, quindi, l'interrogazione parlamentare sollevata alcuni giorni fa dal deputato di Fratelli d'Italia Walter Rizzetto al fine di individuare il numero degli esodati che sono rimasti esclusi dalle precedenti misure di salvaguardia.

Un'ipotesi che sembrerebbe svanire visto che il Governo Gentiloni sarebbe concentrato su altre priorità che dovrebbero essere affrontate a margine della cosiddetta Fase 2 dell'accordo siglato lo scorso autunno a Palazzo Chigi con le organizzazioni sindacali.

Ecco i numeri degli esodati esclusi

"E' necessario conoscere il numero degli esodati esclusi dalla cosiddetta ottava salvaguardia, suddividendoli fra donne e uomini", aveva affermato l'onorevole Rizzetto illustrando le categorie degli esodati rimasti ancora privi di tutela: circa 11 mila sono i lavoratori in mobilità, altri 700 sono i cosiddetti caregivers, 800 sarebbero i lavoratori a tempo determinato, circa 7.800 sono i cessati dal servizio con accordi unilaterali mentre i restanti 10.400 sono i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria.

Si tratta di un totale di 30.700 lavoratori che tuttora attendono una risposta concreta da parte dell'esecutivo.

Come riportato da Sussidiario, sulla questione non tarda ad arrivare l'intervento della rappresentate del Comitato Licenziati o cessati senza tutela Elide Alboni la quale, attraverso un posto sui Social avrebbe affermato: "La questione degli esclusi langue da troppo tempo e, con la legge di stabilità ormai alle porte, il rischio di lasciarsi confinare nell'oblio è palpabile".

La stessa Alboni, infatti, continua a mobilitarsi al fine di chiedere al Governo un nuovo intervento a favore degli esodati esclusi che possa essere incluso fra le norme della prossima Legge di Stabilità 2018 i cui lavori dovrebbero iniziare entro la fine di settembre. "Alla sottrazione di un diritto costituzionalmente quesito non si rimedia inventando soluzioni; lo si restituisce nella sua interezza, tanto nella forma quanto nella sostanza", ha concluso.