Numerose sono le ipotesi in materia previdenziale al vaglio dell'esecutivo con lo scopo di giungere ad un intervento concreto a partire dalla prossima Legge di Stabilità che entrerà in vigore nel 2018. Si continua a discutere anche sui lavoratori precoci rimasti esclusi dalla Quota 41; una misura strettamente riservata alle categorie considerate più deboli.

Brambilla propone Quota 41,5

Difatti, per garantire una copertura previdenziale a tutti i lavoratori il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano avrebbe ribadito la necessità di introdurre il meccanismo di Quota 100 ormai da troppo tempo incardinato in Commissione senza ricevere una risposta esaustiva dal Governo.

Nel mirino di varie forze politiche anche il blocco dell'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita che a partire dal 2019 determinerebbe un ulteriore aumento dell'età pensionabile. Una misura considerata ingiusta dall'ex sottosegretario al Welfare Alberto Brambilla che, invece, mira all'introduzione della Quota 41,5 visto che a suo parere darebbe maggiore flessibilità in uscita a donne e soprattutto lavoratori precoci. "Occorrerebbe ripristinare la quota di 41 anni e mezzo perché questa sarebbe la giusta risposta di flessibilità da dare", ha spiegato Brambilla.

L'ex sottosegretario al Welfare sembrerebbe intenzionato ad un intervento da far salire sul treno della Legge di Stabilità 2018 al fine di evitare anche un ulteriore aumento dell'età pensionabile visto che, l'Italia potrebbe diventare l'unico Paese in Europa ad avere l'età pensionabile così alta: "Il problema vero non sono né le Pensioni retributive né quelle contributive, il problema vero è la voce assistenza: 100 miliardi l'anno che gravano sul bilancio pubblico", ha continuano ancora Brambilla.

Bloccare l'adeguamento a partire dal 2021, parla Brambilla

Di fondamentale importanza, anche la proposta dell'ex sottosegretario riguardante la moratoria al fine di bloccare l'adeguamento dei requisiti pensionistici all'aspettativa di vita a partire dal 2021. Proposte interessanti che potrebbero essere discusse a margine dell'inizio dei lavori per redarre la prossima Legge di Stabilità che potrebbe portare a numerosi interventi sulla previdenza, sulle giovani generazioni, sul lavoro e assistenza, sulle lavoratrici oltre ad una proroga del regime sperimentale donna e alla revisione della previdenza complementare.