Sempre più in salita il confronto tra l'esecutivo e le parti sociali sulla riforma Pensioni (fase 2). I sindacati, nelle ultime settimane, hanno insistito con il Governo Gentiloni sulla necessità di modificare la legge Fornero per inserire nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove forme di pensione anticipata, visto che non sembra per niente scontato il successo dell'Anticipo pensionistico volontario, con costi di oltre il 5% a carico dei lavoratori, che comunque deve ancora essere attivato.

Pensioni, Camusso: sul confronto con il governo non ci siamo proprio

Ieri le organizzazioni sindacali hanno presentato all'esecutivo la piattaforma unitaria sulla seconda parte di riforma pensioni, ma per le misure proposte non sembrano esserci le necessarie risorse finanziarie, come hanno spiegato in questi giorni il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e il suo vice Enrico Morando. Il blocco dell'aumento dell'età pensionabile è uno dei punti su cui si rischia di far saltare il tavolo. "Se i giornali dicono il vero - ha dichiarato oggi il leader della Cgil secondo quanto riporta l'askanews - non ci siamo proprio". Sull'esiguità delle risorse che rendono impraticabili alcune proposte sulla riforma pensioni diversi esponenti del governo, compreso il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, si sono espressi tramite la stampa e non con documenti ufficiali consegnati ai sindacati.

Cgil: sulle risorse per le pensioni nessuna risposta ufficiale dall'esecutivo

"Non abbiamo ancora avuto - ha specificato Susanna Camusso - una risposta ufficiale". Il leader del sindacato rosso, ha criticato, in particolare, "questo continuo richiamarsi al fatto - ha detto Susanna Camusso a Venaria (Torino) a margine del forum nazionale della Cgil dell'Industria, del Lavoro e dell'Innovazione - che non ci sono risorse".

Il segretario generale della Cgil sollecita al governo anche misure finalizzate a "non continuare ad avere il doppio automatismo - ha spiegato - sull'età pensionabile". Un confronto sempre più in salita dunque quello sulla fase due della riforma pensioni, sembrano inconciliabili, almeno finora, le posizioni espresse da governo e sindacati.

"Quello che ci preoccupa - ha sottolineato Susanna Camusso - è la qualità delle risposte e delle scelte". Sul fronte previdenziali molte le risposte che si aspettano dal Governo Gentiloni che ha alimentato aspettative promettendo nuove misura sulla scia del percorso precedentemente segnato dal Governo Renzi. Promesse che probabilmente, ancora una volta, saranno disattese.