Stavolta sembra difficile che si possa concludere positivamente così come avvenuto per la fase uno, cioè con la sottoscrizione di un verbale d'intesa tra le parti, il tavolo di confronto sulla fase due della riforma Pensioni tra governo e sindacati. Come sempre, il problema viene legato alla difficoltà ad individuare le necessarie copertura finanziarie, di fatto c'è ad oggi (19 settembre) che da parte dell'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni sembra esserci qualche passo indietro, rispetto alle aspettative alimentate in questi mesi, in materia di previdenza sociale.

Pensioni, i dubbi del leader Cgil dopo le dichiarazioni del ministro dell'Economia

Che sia un problema di conti che ancora non tornano e che comunque difficile far quadrare è ormai evidente. Esigue le risorse del bilancio dello Stato. Non a caso il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha rinviato il prossimo incontro con i sindacati dopo l'ok alla nota di aggiornamento del Def (Documento di economia e finanza). E non a caso che a palesare le difficoltà, dopo il viceministro Enrico Morando, arriva il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan che ha parlato oggi di "pochissime risorse" per la manovra di bilancio 2018. Si punta a dare priorità agli interventi sul lavoro e in particolare alle decontribuzioni per le imprese che assumono giovani, con incentivi maggiori al Sud, così si cerca di dare slancio alla crescita in atto secondo il governo.

Sulle dichiarazioni del titolare del Mef si è soffermato il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. "Padoan giustamente - ha detto il leader del sindacato rosso - non ci racconta qui la legge di stabilità, ma - ha aggiunto - ci ha detto molte cose".

Si preannuncia lo scontro tra governo e sindacati sulla riforma pensioni fase 2

"Provo a tradurlo: di pensioni non ne parliamo", così sostanzialmente traduce le parole del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan il segretario generale della Cgil Susanna Camusso che già nelle scorse settimane ha messo le mani avanti parlando di "rischio rottura" col governo nell'ambito del tavolo di confronto sulla riforma pensioni, dove ancora non si è riusciti a trovare un accordo su nulla, tanto meno sulla questione che più di tutte nelle ultime settimane ha acceso il dibattito sulla questione previdenziale, ovvero l'aumento automatico dell'età pensionabile su cui il Governo Gentiloni non sembra intenzionato a fare passi indietro.