Stavolta nessun rinvio, l'incontro sulla riforma Pensioni (fase 2) tra governo e sindacati si terrà, come prevede l'agenda, mercoledì 13 settembre. A confermare alle organizzazioni sindacali la data della nuova riunione nell'ambito del tavolo di confronto sulla previdenza è stato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

Pensioni, il 13 settembre Poletti incontra i leader di Cgil, Cisl e Uil

E' stato lo stesso ministero a rendere noto alla stampa di aver confermato l'incontro. Il ministro Poletti "ha confermato ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil - si legge in una nota del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - l'incontro già concordato per mercoledì 13 settembre".

La riunione, come nelle precedenti occasioni, si svolgerà nella sede del ministero a Roma. Questo nuovo appuntamento sarà utile per fare il punto sulla fase due della riforma pensioni. In questa occasione il governo dovrebbe presentare ai sindacati delle proposte già definite su cui trovare un punto d'incontro, ma il tono delle dichiarazioni delle ultime ore non lascia immaginare il raggiungimento di un'intesa.

Non è solo l'aumento dell'età pensionabile il terreno di scontro

Non è solo il blocco dell'aumento dell'età pensionabile chiesto a gran voce dai sindacati a determinare, fino a questo momento, lo scontro tra le parti. Ma anche la necessità di modificare la legge Fornero per introdurre nuovi elementi di flessibilità in uscita verso nuove forme di pensione anticipata, come chiesto nelle ultime ore dai sindacati.

Anche il capogruppo del Partito democratico alla Camera, Ettore Rosato, a dire il vero si è espresso in questo senso, ma dovrà essere il governo a illustrare i piani per la previdenza dopo le prime misure attuate con la fase uno della riforma pensioni: dal cumulo gratuito dei contributi all'Anticipo pensionistico sociale, dall'ampliamento della no tax area pensionati alla Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci, dal potenziamento e ampliamento della quattordicesima all'Anticipo pensionistico volontario già decretato ma non ancora attuato.

Le parti sociali insistono sulle modifiche alla riforma Fornero

Stando alle rassicurazioni del ministro del Lavoro la fase due della riforma pensioni dovrebbe prevedere novità importanti per giovani e donne molte delle quali, però, ancora attendono dall'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni risposte relativamente alla stabilizzazione o alla proroga del regime sperimentale di Opzione donna.

Attendono risposte dal governo anche i lavoratori precoci che reclamano la quota 41 per tutti e non solo per chi assiste familiari ammalati, chi è invalido o chi svolge lavori gravosi. Mercoledì 13 settembre di questo dovrebbero parlare governo e sindacati, l'auspicio è che possa finalmente determinarsi la svolta per una riforma pensioni che punti a costruire un sistema previdenziale più equo, più flessibile e più solidale, come ripete da tempo l'attuale presidente dell'Inps Tito Boeri.