Da diversi mesi molti pensionati si sono visti recapitare al proprio domicilio una raccomandata dell'INPS che li sollecitava a provvedere al rimborso di somme a loro erroneamente erogate riferibili anche a diversi anni addietro. Insieme alla lettera di richiesta viene anche allegato un bollettino postale perché il destinatario della missiva possa provvedere, quanto prima, alla restituzione del dovuto.

Dato che la richiesta dell'Inps può riguardare pagamenti riferiti anche a più di 10 anni indietro, la cosa non è da sottovalutare. Ad esempio, in un caso verificatosi in Toscana un pensionato si è visto recapitare una richiesta di rimborso da parte dell'ente previdenziale di ben 14 mila euro.

Le dichiarazioni reddituali dei pensionati

Le cause di un simile errore potrebbero essere diverse. Innanzitutto, i titolari di assegno pensionistico che non presentano, annualmente, la dichiarazione dei redditi, sono tenuti a presentare, in questo caso a febbraio di ogni anno, il modello Red. Questo è necessario per comunicare all'ente previdenziale le, eventuali, variazioni di capacità reddituale intervenute nell'anno precedente la presentazione del modello stesso. Chi, invece, presenta regolarmente ogni anno la dichiarazione dei redditi attraverso il Modello 730 non è tenuto, ovviamente, alla presentazione del modello Red.

Le possibili cause che hanno dato origine all'errore

Ma vediamo, ora, di capire meglio quali potrebbero essere stati i motivi che hanno dato origine all'errore ed, eventualmente, cosa è possibile fare per rimediare.

Innanzitutto, diciamo subito che se siamo tra coloro che, ogni anno non sono tenuti alla dichiarazione dei redditi ma, esclusivamente, alla presentazione del modello Red, nel caso avessimo ricevuto la raccomandata di richiesta di rimborso da parte dell'Inps essa è totalmente illegittima.

La motivazione è semplice. In questo caso l'errore non è attribuibile ad un comportamento doloso o colposo del soggetto titolare di pensione, ma esso è, esclusivamente, attribuibile ad un errore materiale da parte dell'istituto previdenziale.

L'Inps, infatti, solo a titolo di esempio, avrebbe potuto commettere un errore di calcolo o, anche, non aver tenuto in debita considerazione le comunicazioni ricevute dal pensionato. Nel caso, invece, che, pur essendovi tenuti, non abbiamo provveduto alla presentazione del modello Red, purtroppo le somme sono dovute.