Uno dei punti chiave della naspi, ma anche del Jobs Act di Matteo Renzi che di fatto la istituì è il cambio di rotta dei sussidi per disoccupati. In pratica, da semplici aiuti economici a soggetti in stato di disoccupazione e quindi senza reddito, le indennità Inps diventano strumenti di ricollocazione e di riqualificazione dei senza lavoro. La nascita di una nuova Agenzia che fa capo al Ministero del Lavoro, l’Anpal, rappresenta proprio l’indirizzo che l’Esecutivo ha voluto dare ai sussidi. La Naspi, il sussidio unico che l’Inps mette a disposizione per disoccupati involontari ha nella Did, la dichiarazione di immediata disponibilità, un documento necessario per percepire il sussidio.

Una nuova circolare dell’Anpal, la n° 1 del 28 settembre 2017 riguarda proprio la Did ed è molto importante perché sarà fattore determinante per il buon esito dell’istanza di disoccupazione per molti richiedenti.

Scheda anagrafica del lavoratore

Un soggetto nel momento in cui perde il lavoro, per essere considerato disoccupato è chiamato ad una serie di adempimenti. Per prima cosa dovrà registrarsi sul portale dell’Agenzia, cioè collegandosi al sito anpal.gov.it. In questo caso gli verranno rilasciate dal sistema la password e le credenziali di accesso. In alternativa ci si può iscrivere anche avvalendosi del Centro per l’Impiego il giorno in cui di norma, dopo la perdita del lavoro ci si va ad iscrivere per farsi rilasciare il modello C1, anch’esso utile per la presentazione della Naspi.

L’Ufficio di collocamento farà anche sottoscrivere al lavoratore la Did, che poi verrà trasferita previo inserimento dei dati anagrafici del soggetto interessato ai sistemi informativi del lavoro della Regione di appartenenza ed all’ NCN, il Nodo di Coordinamento Nazionale. In pratica solo quando nella scheda anagrafica sarà riportato il numero identificativo dell’istanza di disponibilità, il soggetto sarà considerato disoccupato e quindi meritevole di poter presentare la Naspi.

Siamo sicuri che sia una semplificazione?

Una tortuosa procedura che ha spinto il Governo a dare tempo al coordinamento nazionale ed alle amministrazioni regionali di adeguarsi. In pratica, la procedura diverrà obbligatoria dal 1° dicembre, quando si ipotizza che le amministrazioni chiamate ad operare, abbiano adeguato i propri sistemi alla novità.

In questa fase transitoria, tutti coloro che abbiano perso o stiano per perdere il posto di lavoro, possono continuare a rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità secondo le attuali normative vigenti.

Nella circolare l’Anpal precisa che questo adempimento è obbligatorio per quanti siano senza lavoro e non percepiscono indennizzi per disoccupati ed anche per lavoratori che abbiano già ricevuto la lettera di licenziamento. Per quanti percepiscono la Naspi, per via dell’incrocio dei dati e della collaborazione tra Anpal ed Inps, la sola presentazione della domanda equivale ad aver presentato la Did. In parole povere, nella domanda di Naspi che di solito si presenta all’Inps, in maniera intrinseca, l’Anpal considererà come soddisfatto l’adempimento della dichiarazione di immediata disponibilità.