Arrivano novità sulla pensione anticipata 2017 con uscita Ape social, in particolare per le donne, e sull'adeguamento dei requisiti di uscita per età e per contributi delle Pensioni anticipate e della pensione di vecchiaia. Infatti, è novità dell'ultima ora un possibile ritocco dei requisiti di pensione anticipata per accedere all'Ape social delle donne, ribattezzato "Ape rosa". Secondo le ultime indiscrezioni della Gazzetta del Mezzogiorno, il Governo Gentiloni, potrebbe procedere con uno sconto dei contributi di sei mesi per ogni figlio avuto dalle donne contribuenti, fino al tetto dei due anni di bonus.

Si tratta di una decisione che potrebbe essere adottata contro il parere dei sindacati.

Ultime novità pensioni anticipate e pensione di vecchiaia 2017: uscita Ape donna

Infatti, sul tavolo delle trattative con il Governo, nelle ultime settimane i sindacati hanno portato avanti la proposta di pensioni anticipate a 63 anni per le donne con uno sconto ben più ampio, ovvero di un anno per ogni figlio. Ma il Governo sarebbe intenzionato a concedere non più di sei mesi di bonus contributivo. Il passo decisivo potrebbe aversi nell'incontro annunciato dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti con i sindacati per fare un bilancio dell'approvazione della nota di aggiornamento al Documento economico e finanziario 2018.

Al momento, scrive il quotidiano pugliese nell'edizione di oggi, non c'è ancora una data, ma il confronto tra le due parti è imminente. Si parlerà sia delle pensioni anticipate delle donne con uscita Ape social che di pensione anticipata e di vecchiaia con i nuovi requisiti anagrafici e di contributi che potrebbero essere varati per chi andrà in pensione dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020.

La questione dell'adeguamento dell'età delle pensioni è calda e, negli ultimi giorni, si è fatta strada una decisione del tutto politica.

Pensione anticipata e pensioni di vecchiaia 2017: adeguamento età dal 2019

Infatti, il decreto del ministero del Lavoro sull'adeguamento delle pensioni anticipate a 64 anni di età (dai 63,7 attuali e fino al 31 dicembre 2018) e delle pensioni di vecchiaia a 67 anni (dalla quota 66,7 del 2017 e del 2018) potrebbe essere emanato nel secondo trimestre del 2018, dopo le elezioni politiche.

Al momento, si attendono le tabelle definitive dell'Istat sulle aspettative di vita dei contribuenti italiani. Con gli indici dell'Istituto di Statistica si avrà un quadro più chiaro sulla situazione demografica dei contribuenti e si potrà valutare se il meccanismo dell'adeguamento dell'età delle pensioni previsto dalla riforma Fornero sia avallato dai dati Istat e in quale misura. Tra le ipotesi emerse negli ultimi giorni, c'è anche la possibilità di un adeguamento parziale, pari a tre mesi rispetto ai cinque dell'uscita a 67 anni. In tal caso, la pensione anticipata maturerebbe a 63 anni e 10 mesi (quella con i soli contributi a 43 anni e un mese per gli uomini e a 42 anni e un mese per le donne), mentre la pensione di vecchiaia salirebbe a 66 anni e 10 mesi.