Cambieranno i requisiti di uscita riguardanti l'età e i contributi della pensione anticipata dal 2019 e, di conseguenza, cambieranno anche quelli della quota 41 dei lavoratori precoci. Infatti, con la pubblicazione definitiva dei dati sulla speranza di vita dell'Istat attesa per metà ottobre 2017, è quasi sicuro che il Governo approvi il decreto di incremento dell'età di uscita per le Pensioni di vecchiaia a 67 anni a decorrere dal 2019. La pensione anticipata per chi ha iniziato a lavorare dal 1996 salirebbe a 64 anni, dagli attuali 63,7, richiesti insieme alla contribuzione minima di venti anni.

In alternativa, la pensione anticipata dei lavoratori che ricadano nei sistemi pensionistici precedenti l'attuale contributivo, si può ottenere con i soli contributi, ma ne servono davvero tanti: attualmente 42 anni e 10 mesi per i lavoratori, 12 mesi di sconto per le donne. La differenza tra i contributi delle donne e quelli degli uomini si manterrà, comunque, inalterata nei prossimi decenni. Inoltre, cinque mesi in più di lavoro andrebbero ad incidere sia sulle pensioni anticipate che su quelle di vecchiaia, ma anche sui requisiti contributivi della quota 41 dei precoci.

Pensione anticipata: calcolo requisiti pensioni per uomini e donne dal 2017 al 2050

Dall'analisi del quotidiano economico Milano Finanza, emerge che l'età delle pensioni anticipate e di vecchiaia aumenterà a 64 ed a 67 anni dal 1° gennaio 2019 e di ulteriori tre mesi dal 2021, quando per la vecchiaia occorreranno 67 e tre mesi, mentre per la pensione anticipata 64 anni e tre mesi.

Parallelamente, la pensione anticipata con i soli contributi, maturabile a qualsiasi età, aumenterà di 5 mesi di versamenti dal 2019 (passando a 43,3 per gli uomini e 42,3 per le donne e, rispettivamente, a 43,6 e a 42,6 dal 2021). I successivi aggiornamenti dell'età e dei contributi alla speranza di vita, secondo quanto previsto dal quotidiano economico, prevederebbero un incremento di due mesi ogni 2 anni.

E, pertanto, la pensione anticipata salirebbe a 64,5 di età o a 43,8 di contributi dal 2023, aumentando fino a metà del secolo di due mesi per ogni aggiornamento. La stessa pensione di vecchiaia salirebbe a 67,3 dal 2021, a 67,5 dal 2023, a 68 anni e un mese nel 2031, a 69,1 dal 2043 e a 69,9 dal 2051.

Pensioni anticipate precoci quota 41 dal 2017 al 2050: nuovi contributi?

Analogamente alla pensione anticipata e alle pensioni di vecchiaia, anche la quota 41 aumenterà il numero degli anni di contributi necessari per l'uscita anticipata da lavoro. Pertanto, dai 41 anni del 2017 e del 2018, si passerebbe a 41 e cinque mesi dal 1° gennaio 2019, ai 41 anni e 8 mesi per la quota 41 del 2021, ai 41,10 del 2023, ai 42 anni del 2025. Lo sconto rispetto alla pensione anticipata degli anni di contributi si manterrebbe, pertanto, sempre costante ad 1 anno e dieci mesi per gli uomini e ad appena dieci mesi per le donne.