C'è chi dice sì e chi dice no, ancora scontro fra posizioni diverse nella maggioranza sulla fase due della riforma Pensioni, in particolare sul capitolo relativo all'aumento dell'età pensionabile in base all'aspettativa di vita rilevata dall'Istat che ha diffuso i nuovi dati proprio qualche giorno fa. La nuova linea indicata dal segretario del Pd, Matteo Renzi, che a quanto pare è stata accolta dal premier Paolo Gentiloni il quale ha subito convocato i sindacati per il 2 novembre, è quella di rinviare la decisione sull'aumento dell'età pensionabile in automatico così come prevede attualmente la legge Fornero.

Pensioni, scontro nel governo e nella maggioranza

Una linea in contrasto con quella finora scelta dal Governo Gentiloni che invece sull'aumento dell'età pensionabile fino a questo momento non ha inteso fare passi indietro, ritenendo questa misura fondamentale per la tenuta dei conti pubblici e per non creare incomprensioni con l'Europa preoccupata per possibili modifiche alla legge Fornero. Contrario alle posizioni espresse dal premier e da altri dirigenti del Pd come il vicesegretario Maurizio Martina sull'età pensionabile il ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda. "Sento un grande partito progressista - ha dichiarato oggi l'esponente dell'esecutivo - che dice la priorità è non aggiornare l'età pensionistica, invece la priorità - ha sottolineato intrvenndo oggi all'incontro sull'Europa promossa da Emma Bonino e dai Radicali - è che un terzo dei giovani non ha lavoro e non avranno pensioni".

Discussione accesa sull'aumento dell'età pensionabile

Il ministro Calenda va oltre. Oltre a criticare le posizioni espresse da Renzi e dal Pd in materia previdenziale, posizione che stanno inevitabilmente influenzando il governo che deve per forza di cose tenere in considerazione la posizione del partito di maggioranza relativa in Parlamento, il ministro per lo Sviluppo economico elogia la proposta del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, sull'aumento delle pensioni minime.

"Casomai - ha detto Calenda secondo quanto riporta l'askanews - è meglio l'idea di Berlusconi di alzare le pensioni minime, e non - ha sottolineato - di non alzare l'età pensionabile". Dunque siamo di fronte a un esponente del governo che non solo non condivide la linea del partito di maggioranza relativa ma caldeggia la proposta di uno dei leader dell'opposizione, che dell'aumento delle pensioni minime ha fatto negli anni il suo cavallo di battaglia. Un vero e proprio caos nel Pd di Matteo Renzi.