L'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero è stata contestata all'Università di Siena, dove è intervenuta al convegno "Alfabetizzazione finanziaria come strumento di progresso individuale e sociale". Le ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 13 ottobre hanno per oggetto anche l'allarme lanciato da Inca Cgil, secondo cui la giornata nella giornata del 15 ottobre ci saranno amare sorprese per chi ha inoltrato domanda di accesso all'Ape social. Secondo il Patronato, è in arrivo una valanga di rifiuti, per quello che viene definito come flop prevedibile.

Sempre entro domenica prossima ricordiamo che sarà resa nota la graduatoria dell'Inps per quota 41, con i lavoratori precoci che attendono con trepidazione il risultato relativo alla presentazione della loro domanda.

Riforma Fornero, la contestazione contro l'ex ministro

Presente a Siena per un convegno universitario, la Fornero è stata attaccata da un gruppo di studenti. Quest'ultimi hanno provveduto a portare in aula uno striscione con scritto: "Addio pensione, benvenuta disoccupazione". Sono stati attimi concitati, durante i quali l'ex ministro ha cercato di avere un qualche dialogo con i sostenitori della protesta, tutti ragazzi giovani che hanno portato all'attenzione dei giornalisti e fotografi presenti la loro contestazione.

Di recente la riforma Pensioni della Fornero ha ricevuto un appoggio concreto da parte di Bankitalia e Corte dei Conti, che hanno consigliato il governo di non mettere mano all'attuale sistema pensionistico che si fonda sulla legge del 2011. Linee guida che dovrebbero essere rispettate con la prossima Legge di Stabilità per il 2018, che a breve inizierà ad essere discussa in Parlamento.

Inoltre, va ricordato che per lunedì prossimo i sindacati sono attesi dall'incontro con il governo, come ha confermato Ivan Pedretti, segretario di Spi Cgil.

Ape social, in arrivo valanga di domande respinte

Il panorama previdenziale nella giornata di ieri è stato raggiunto dalla denuncia promossa dal Patronato della Cgil, secondo cui l'Inps avrebbe respinto numerose domande presentate dai lavoratori per accedere all'Ape sociale, la misura prevista dal governo per aumentare la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro consentendo alle categorie più deboli andare in pensione a 63 anni (3 anni e 6 mesi prima del limite fissato dalla legge Fornero 6 anni fa).

Stando a quanto dichiarato dall'Inca Cgil attraverso una nota, l'Inps avrebbe avuto interpretazioni eccessivamente restrittive delle norme indicate dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso luglio. Le categorie maggiormente a rischio - prosegue il comunica del Patronato - sarebbero i lavoratori licenziati, i disoccupati e tutti coloro che hanno una contribuzione estera. Per rimanere aggiornati sulla situazione inerente l'imminente graduatoria dell'Inps e conoscere le ultime novità sulle pensioni cliccate il tasto Segui in alto a destra a fianco il nome dell'autore dell'articolo.