Diventa più concreta la possibilità di fruire del cumulo gratuito al fine di ottenere i requisiti utili al pensionamento anticipato o di vecchiaia per chi è iscritto a diverse gestioni pubbliche o alle casse professionali. Negli ultimi giorni la situazione è sembrata finalmente sbloccarsi dopo che il Ministero del Lavoro ha dato il via libera allo schema di funzionamento suggerito dall'Inps, che introdurrebbe una garanzia a favore delle casse tramite l'erogazione pro quota. Nella pratica, qualora i requisiti dei fondi privati dovessero essere più stringenti rispetto a quelli pubblici, l'Inps provvederà ad erogare la propria quota di spettanza immediatamente, mentre per la quota degli enti privati occorrerà maturarne i relativi requisiti.

In ogni caso, si riceverà sempre un assegno unico da parte dell'Istituto pubblico di previdenza, che si occuperà di gestire il tutto raccogliendo da ogni gestione le spettanze dovute.

Pensioni flessibili e cumulo gratuito: come funzionerà la richiesta di quiescenza

Dal punto di vista pratico, il lavoratore dovrà aprire una pratica presso la gestione presso la quale risulta iscritto al momento della richiesta, ma solo nel caso in cui non effettui versamenti verso il proprio ente privato. In questo caso, la domanda andrà inoltrata alla gestione Inps dove risultano gli ultimi versamenti. Una volta attivata la richiesta, i vari enti provvederanno ad effettuare il calcolo pro quota come già descritto.

In sostanza, la soluzione trovata resta un compromesso tra le esigenze di quiescenza dei lavoratori e quelle di sostenibilità degli enti previdenziali. Resta comunque il fatto che il cumulo gratuito rappresenta in molti casi la migliore scelta possibile rispetto alle altre soluzioni attualmente disponibili. Infatti, le ricongiunzioni onerose richiedono spesso il pagamento di oneri importanti, mentre la totalizzazione costringerebbe il lavoratore ad un ricalcolo interamente contributivo del futuro assegno.

Pensioni anticipate, dal CODS si chiede l'estensione del cumulo all'opzione donna

Un altra questione ancora da risolvere resta l'estensione del cumulo gratuito alle lavoratrici che attraverso questo istituto potrebbero maturare il diritto al pensionamento. Sul punto abbiamo raccolto le ultime dichiarazioni al riguardo da Orietta Armiliato del Comitato Opzione Donna Social.

"Il Ministero del Lavoro ha reso pubblico il nuovo aggiornamento alla circolare Inps riguardante il cumulo gratuito dei contributi e finalmente, è possibile esercitare il diritto alla quiescenza cumulando gratuitamente i contributi previdenziali versati in diverse casse che, salvo pagamento per ricongiungere, si vedevano negata la reciprocità . Questo ottimo ed equo provvedimento, oggi operativo, va nella direzione della tanto auspicata flessibilità e rende giustizia specie a chi ha avuto carriere non omogenee (dipendenti/professionisti/autonomi in generale) con periodi di versamento diversi e discontinui. Oggi cumulare gratuitamente sarà consentito sia per accedere alla pensione di vecchiaia sia alla anticipata", ha evidenziato la fondatrice.

"Tutto ciò a noi del CODS piace molto poiché, tramite il nostro Comitato, abbiamo portato avanti da tempo questa battaglia di equità anche se, nota dolente, non si è riusciti ad ottenere un provvedimento dirimente per TUTTI come si conviene ad una norma che non può essere accettata supinamente, se crea differenze fra uguali. Infatti, a farne le spese, sono state proprio le Donne, il genere maggiormente penalizzato, fatto oramai è arcinoto: sostituirsi al welfare, essere impegnate su più fronti per garantire aiuto e benessere alla famiglia (ed il riferimento va ai lavori di cura ai quali, finalmente si è deciso di porre la dovuta attenzione)... con questo provvedimento approvato nella scorsa LdB, ne sono rimaste escluse ovvero a loro il diritto è stato negato per poter accedere alla misura dell'Opzione Donna, così come lo è stato anche per gli esodati.

Tuttavia, siamo confidenti in una risoluzione nel breve periodo perché davvero è una enorme ingiustizia e dunque non accettabile. Il pressing del ComitatoOpzioneDonnaSocial presso le istituzioni preposte, non si ferma davanti a questo sopruso, #sommiamoicontributidipiúcasse".

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