Nella puntata di Mattino Cinque di ieri, mercoledì 18 ottobre, l'onorevole del Partito democratico Alessia Rotta ha commentato il messaggio di un'esodata 59 enne senza lavoro né pensione, che indicava nella proroga di Opzione Donna al 2018 l'unico strumento che potesse salvarla da una situazione altrimenti complicata, dovendo aspettare il compimento dei 67 anni di età (altri 8 anni ndr) per accedere alla pensione di vecchiaia. Nel rispondere al messaggio inviato dalla signora, la parlamentare del Pd si è detta ottimista sul fatto che il governo troverà il modo per concedere la proroga della misura sperimentale.

Rotta (Pd): "Penso che la proroga si farà"

Un altro segnale che va nella giusta direzione arriva direttamente da un esponente del partito di maggioranza del governo Gentiloni, Alessia Rotta del Pd. Parlando di Opzione Donna, ha ricordato come sia una misura pensata esclusivamente per le donne e che permette a quest'ultime di andare in pensione prima dei 60 anni con almeno 35 anni di contributi. L'onorevole ha affermato che, considerati i risparmi avuti sui 2 miliardi di fondi stanziati per il protocollo OD e utilizzati soltanto in minima parte, la proroga al prossimo anno dovrebbe andare in porto. Parole che restituiscono fiducia a migliaia di lavoratrici, la cui posizione nei confronti della nuova Ape sociale rosa è fortemente contraria, come era nelle previsioni.

La valorizzazione di cura, patrocinata anche dai sindacati, non ha mai realmente fatto breccia tra le donne richiedenti la pensione anticipata a 57/58 anni, accettando una riduzione dell'assegno pensionistico calcolato interamente con il sistema contributivo. In trasmissione era presente anche Rosario Trefiletti, che ha applaudito alle parole dell'onorevole, ripetendo più volte la necessità di prorogare Opzione Donna.

Il si anche di Damiano

A ricordare il tema è stato nei giorni scorsi anche Cesare Damiano, attraverso una nota pubblicata sul sito ufficiale dell'onorevole dem, tirato in ballo dai colleghi de La Stampa in merito ad un possibile intervento bipartisan sull'aspettativa di vita. Il presidente della commissione Lavoro alla Camera ha ribadito l'interesse nel conoscere i reali risparmi che l'esecutivo ha avuto sui 2 miliardi stanziati per la misura di prepensionamento per le donne, e di reinvestirli non soltanto per la proroga al prossimo anno ma anche per migliorare l'Ape sociale e per incidere con maggiore forza in vista di un'eventuale revisione del meccanismo che adegua in maniera automatica l'età pensionabile alla speranza di vita.

La battaglia di Opzione Donna è più viva che mai, come hanno dimostrato le tante lavoratrici scese in piazza sabato scorso in segno di protesta contro il governo e le politiche adottate in campo previdenziale. Il vento sembra però stia ora cambiando, con il semaforo verde da parte di due esponenti del Partito democratico, attualmente forza di maggioranza nell'esecutivo guidato dal premier Gentiloni.