Sindacati in pressing sul Governo Gentiloni per la fase due della riforma Pensioni. Le misure previdenziali di cui si era discusso nell'ambito del confronto tra parti sociali ed esecutivo non hanno trovato spazio nella legge di Bilancio 2018 che ha già avuto il via libera di Palazzo Chigi e che dovrà passare adesso all'esame delle aule di Montecitorio e Palazzo Madama. Solo tre piccoli interventi per l'estensione della Rita e dell'Ape sociale hanno trovato spazio nella manovra provocando l'ira dei sindacati che si attendevano molto di più a cominciare dallo stop all'aumento dell'età pensionabile per l'adeguamento alle speranze di vita che vengono rilevate dall'Istituto nazionale di statistica.

Per affrontare questa e altre questioni in materia previdenziale i segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto una riunione urgente con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni dal quale ancora si attende una risposta.

Pensioni, Uil: blocco aumento età pensionabile compatibile con spesa

Secondo le parti sociali ci sono i fondi per coprire lo stop all'innalzamento dei requisiti anagrafici per l'accesso al trattamento previdenziale come prevede la legge Fornero. Di diverso avviso, invece, sono il governo, l'Inps, Bankitalia e la Corte dei conti. "Il blocco dell'incremento legato all'aspettativa di vita previsto nel 2019 - ha dichiarato in un comunicato stampa Domenico Proietti, segretario confederale della Uil - è pienamente compatibile con l'equilibrio della spesa pensionistica del nostro Paese".

Il dirigente sindacale dà anche alcuni numeri a sostegno delle sue proposte. "In Italia - ha detto - la spesa per pensioni è dell'11% del Pil, un punto meno - ha sottolineato facendo un raffronto con altri due importanti paesi dell'Unione europea - della Francia e mezzo punto meno della Germania". Se il governo non interverrà per lo stop dell'aumento, l'età pensionabile, dal 2019, come prevede la riforma pensioni targata Monti-Fornero, salirà a 67 anni.

Sarebbe una "sciagura" secondo la Uil.

'L'età pensionabile a 67 anni sarebbe la vera sciagura, evitare grave errore'

"La vera sciagura - ha detto Domenico Proietti - sarebbe portare l'età di accesso alla pensione a 67 anni se è vero come è vero ha sottolineato il dirigente sindacale della Uil - che la Germania la raggiungerà solo a partire dal 2030".

Già tre anni fa la Germania guidata dalla cancelliera Angela Merkel ha riformato il sistema previdenziale riducendo l'età pensionabile. Le organizzazioni sindacali chiedono in Italia al Governo Gentiloni di mantere gli impegni assunti al tavolo di confronto. L'esecutivo "farebbe bene - ha affermato oggi Proietti ricordando il lavoro svolto in questi mesi - a non vanificare sei mesi di confronto con i sindacati sulla previdenza". Facendo riferimento agli impegni presi dall'esecutivo, il sindacalista parla in particolare della pensione minima garantita per i giovani di oggi che rischiano di non avere un trattamento previdenziale dignitoso; misure per favorire la pensione anticipata delle donne, coma la proroga o la stabilizzazione della soluzione Opzione donna; misure per favorire la previdenza integrativa. La Uil invita il governo ad "evitare un errore gravissimo - ha concluso Domenico Proietti - del quale risponderebbe a milioni di lavoratori".