Arriva un importante aggiornamento in merito all'ape volontaria ed al relativo decreto attuativo, pubblicato finalmente nella giornata di ieri all'interno della Gazzetta Ufficiale. Il passaggio era molto atteso dai lavoratori che purtroppo non riescono a rientrare nei requisiti di legge previsti per l'anticipo (APE) di stampo sociale o nella Quota 41 (destinata ai precoci), ma anche da coloro che desiderano fruire delle misure collegate come l'APE aziendale (il cui costo è sostenuto dal datore di lavoro) o la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA) dei fondi pensione.

Il passo in avanti non rappresenta però la conclusione della vicenda, perché sebbene si tratti sicuramente di un progresso rispetto alla situazione precedentemente in essere, mancano ancora gli accordi tra Inps, banche e assicurazioni. Solo successivamente alla chiusura delle convenzioni l'Istituto di previdenza pubblica potrà infatti pubblicare la circolare contenente le istruzioni operative.

Pensioni flessibili e APE volontaria: i criteri per poter fruire dell'opzione e la retroattività

Ricordiamo che l'APE volontaria prevede il raggiungimento di almeno 63 anni di età e di 20 anni di contribuzione, oltre ad un futuro assegno che non dovrà risultare inferiore alle 700 € mensili circa. Di fatto, per molti lavoratori questo ulteriore vincolo potrebbe rendere necessario aver lavorato per più di un ventennio (molto dipende dallo stipendio percepito e dai contributi effettivamente versati).

Per quanto concerne invece il prestito ponte finalizzato a sostenere l'operazione, si stima un tasso annuo attorno al 3,2%, mentre il 50% degli interessi potrà essere recuperato nella dichiarazione dei redditi attraverso un credito d'imposta.

I prossimi passaggi per rendere operativa l'opzione di prepensionamento

Stante la situazione appena descritta, il via libero definitivo della misura potrebbe richiedere ancora del tempo.

Come già anticipato, prima di tutto sarà necessario trovare un accordo con banche e assicurazioni. Successivamente, si dovranno pubblicare le convenzioni raggiunte all'interno della Gazzetta Ufficiale, mentre dopo questo passaggio arriverà la comunicazione da parte dell'Inps. La chiusura del processo burocratico non sarà quindi immediata e solo al termine di questo percorso i lavoratori potranno chiedere all'Inps di certificare il diritto all'anticipo di mercato, una richiesta alla quale l'Inps dovrà rispondere entro 60 giorni.

Infine, il richiedente potrà presentare la domanda vera e propria e quindi ottenere l'accredito del prestito ponte. Nella pratica, sarà difficile poter riuscire a ricevere il primo assegno di APE volontaria prima del 2018.

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