E' polemica sui giorni di assenza per le malattie gravi dei dipendenti statali e sulle nuove disposizioni che dovrebbero entrare in vigore con la riforma della Pa e con i contratti statali del ministro per la Funzione Pubblica, Marianna Madia. Nella giornata di ieri, infatti, una sindacalista della Cgil, Micol Tuzi, condividendo su Facebook un articolo che parlava proprio degli statali che si assentino da lavoro per svolgere le cure oncologiche, ha commentato con una frase shock nella quale augurava alla Madia di provare cosa significhi avere un tumore.

Lo stesso post è stato poi rimosso dalla sindacalista, ma appare tuttora sul sito di Repubblica. Ed è arrivata anche la risposta della stessa Marianna Madia.

Contratti statali 2017 e riforma Pa: assenze per malattie gravi

La questione relativa alle assenze degli statali per i malati gravi è emersa qualche mese fa in riferimento all'Atto di indirizzo di riforma della Pubblica Amministrazione del ministro Madia e del rinnovo dei contratti statali. Ad oggi, in ogni modo, non vi è ancora una chiara indicazione della disciplina della riforma Pa, anche se alcuni quotidiani hanno avanzato l'ipotesi che i malati gravi potessero beneficiare di minori tutele per le assenze dovute alla chemioterapia. Da qui il commento della sindacalista bolognese Micol Tuzi che augura alla Madia di provare cosa si possa sentire quando si ha un tumore.

Proprio un'ora fa è arrivata la risposta di Marianna Madia, sul proprio profilo Facebook.

Il ministro si dice disposto ad incontrare la leader della Cgil, Susanna Camusso e la sindacalista Micol Tuzi per spiegare quali saranno i passaggi della riforma della Pubbica amministrazione e dei nuovi contratti statali per i casi di assenza di malattie gravi e per le relative cure.

Secondo la Madia, infatti, le tutele per gli statali nei casi di assenza per motivi gravi aumenteranno rispetto a quanto la normativa permette attualmente.

Riforma Pa e contratti statali 2017: ultime novità di oggi sulle assenze

Più dettagliatamente, ad oggi, nei casi di cure e terapie salvavita come possono essere quelle indispensabili della chemioterapia, gli statali non hanno limiti di giorni di assenza.

Con la riforma della Pubblica amministrazione e con i nuovi contratti statali, spiega Marianna Madia, questo principio non cambierà, ma si permetterà agli statali di avere maggiori tutele. Infatti, ad oggi, non esiste una tutela per i giorni susseguenti alle cure, quelli nei quali i pazienti stanno male e non sono in condizione di andare a lavoro. Con l'Atto di indirizzo di riforma della Pubblica amministrazione si interverrà proprio su questo passaggio. Gli statali potranno godere di garanzie aggiuntive, con la possibilità di assentarsi per il presentarsi degli effetti collaterali di queste cure nei giorni seguenti. Questi giorni di assenza da lavoro, nelle intenzioni del ministro Madia, non verranno conteggiati e non saranno scalati dal monte massimo delle assenze consentito dai contratti statali. Cosa che, invece, accade tuttora.