Sulla Riforma Pensioni 2017 vi è un tema caro ai lavoratori e ai sindacati che sta tenendo banco in queste ultimi giorni, stiamo parlando della spinosa questione concernente l'aumento dell'età pensionabile correlato all'aspettativa di vita. La diatriba è diventata virale anche sui social nello specifico sui gruppi facebook, grazie alla proposta del lavoratore precoce Mauro D'Achille che ha suscitato interesse da parte di alcuni politici, che hanno commentato sotto al post, mentre altri li abbiamo contattati personalmente al fine di presentarvi un quadro preciso e dettagliato al 30 ottobre 2017.

Quadro ancora più importante in vista del prossimo incontro tra Governo e sindacati che si terrà il prossimo 2 novembre. Eccovi la proposta di Mauro d'Achille, le sue parole.

Pensioni 2017 e stop adv, verrà tenuta in considerazione la proposta di d'Achille?

Quasi tutti i politici, ci spiega il precoce, da Renzi a Martina, propongono di rinviare la decisione sull’aumento dell’età pensionabile correlata all’adv al prossimo anno oppure di bloccarla soltanto per le categorie dell'ape social. La mia proposta, ci spiega nel dettaglio, cerca di ottenere almeno un ampliamento della platea a partire dall’idea di un altro lavoratore precoce che ha fatto notare come per i lavori usuranti in realtà il blocco sia già predisposto fino al 2025 e dunque lo stop dell’adv, se proprio dovesse essere circostanziata, dovrebbe quanto meno ricomprendere tutti i precoci che per situazioni personali non hanno potuto usufruire né dell’ape social né dell’ uscita anticipata con 41 anni di versamenti.

Poi ci spiega, a tale proposta io aggiungerei altresì la possibilità di bloccarla anche alle donne ( riconoscendo loro il lavoro di cura, come da statuto CODS) e ai disoccupati, affinché non siamo costretti a versamenti volontari supplementari. In estrema sintesi dunque, per riprendere il pensiero di d'Achille, l’adv per il 2019 andrebbe almeno bloccata per: lavoratori usuranti,

  • quelli che svolgono mestieri gravosi,
  • i lavoratori precoci,
  • le donne ed
  • i disoccupati.

Alcuni politici si sono detti favorevoli tra questi Erica D’Adda, Anna Giacobbe, Gianni Melilla, Arturo Scotto.

L’appoggio alla proposta è ovviamente giunto anche da parte di Orietta Armiliato che a riguardo, intervistata ci ha detto:

Stop adv nel 2019 per le donne: il parere di Armiliato

"Sarebbe davvero una significativa dimostrazione da parte del Governo se quanto prospettato dal compagno di lotte Mauro D’Achille fosse tenuto in considerazione perché è un proponimento di buon senso.

Per quanto riguarda le donne poi, potrebbe essere un ottimo modo per sottolineare la presa di coscienza delle istituzioni rispetto al tema del doppio, triplo, a volte quadruplo lavoro che le donne si assumono e del danno reale che le stesse hanno subito negli anni rispetto alle leggi previdenziali, e l’intendimento di voler porre rimedio a questo stato con un provvedimento che si ascriverebbe a quel che comunemente si chiama “far buona politica”.

Pensioni 2017, Simonetti propenso allo stop per tutti

Roberto Simonetti, LN, sostiene invece che l’aspettativa di vita andrebbe sterilizzata per tutti, in quanto la platea richiamata non è facilmente individuabile. Poi aggiunge “ bisogna come minimo far slittare al 30 giugno 2018 il termine ora stabilito per il 31/12.

E poi trovare risorse per bloccarla per 4 anni (due adeguamenti biennali). Poi nel 2022 se ne riparla. Ora, conclude, non ha senso, l'adv perchè e già inglobata nello scalone Fornero". In ultimo abbiamo intervistato l' Onorevole Maria Luisa Gnecchi, Pd,ecco le sue parole.

Pensioni e Aspettativa di vita, Gnecchi: rivedere meccanismo

"È ovvio che Anna Giacobbe ed il siamo d’accordo visto che il blocco per gli usuranti è stata un’idea nostra, come è nostra da sempre la differenziazione tra i diversi lavori. La mia interrogazione immediata all’aumento del 2014 a partire dal 2016 lo dimostra." Ma in realtà, aggiunge, "Va riformato totalmente il criterio, come prima cosa perché si tratta di un decreto direttoriale che non passa dal Parlamento, e perché non tiene conto è non fa la media tra i diversi anni, è troppo poco dire che non va aumentata solo per le categorie che ha individuato lui".

Insomma tutti concordano sul fatto che Il Governo dovrà riprendere in mano la questione dell'Adv, non resta che comprendere in che termini lo farà. Nei prossimi articoli, vi anticipiamo, che vi illustreremo le opinioni di Davide Barruffi, Pd e della sociologa Chiara Saraceno. Continuate dunque a seguirci.