Inizia il countdown per il varo della manovra finanziaria per il 2018 che comprende la legge di Bilancio, con al suo interno gli interventi sulla fase due della riforma Pensioni, e il decreto fiscale. Ad oggi la convocazione ufficiale della riunione del Consiglio dei ministri presieduto dal premier Paolo Gentiloni non c'è ancora, se pare farsi strada l'ipotesi che la manovra possa essere approvata in due tempi.

Manovra alla stretta finale: verso l'ok del Consiglio dei ministri in due tempi

Venerdì prossimo, 13 ottobre, dovrebbero già incassare il primo via libera dal Consiglio dei Ministri i provvedimenti fiscali, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa askanews.

Mentre fra domenica sera e lunedì mattina (15-16 ottobre) dovrebbe incassare l'ok la legge di Bilancio 2018 che sarà sottoposta poi alla discussione generale in Parlamento dove potranno essere presentati emendamenti. Ancora incerto il destino sulla fase due della riforma pensioni. Ma dopo tante attese e speranze alimentate è chiaro che il Governo Gentiloni qualcosa dovrà pur fare. Di certo le dichiarazioni governative delle ultime ore non lasciano ben sperare sulla rottamazione della legge Fornero con la quale bisogna ancora fare i conti su piano sociale anche se continua ad essere una garanzia per le finanze pubbliche e l'Europa.

Ancora molti i nodi da sciogliere sulla seconda parte della riforma pensioni

In ogni caso, per lunedì mattina 16 ottobre, è attesa la convocazione del nuovo incontro tra governo e sindacati sulla previdenza e le politiche del lavoro. Lo ha annunciato ieri il consulente economico di Palazzo Chigi Marco Leonardi, la data esatta dovrà essere ancora comunque concordata con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, quindi su questa riunione ancora non c'è l'ufficialità.

Comunque il tavolo di confronto continua a voler rispondere all'esigenza dell'esecutivo di un dialogo con le parti sociali in vista dell'approvazione della manovra economica e finanziaria. Diversi i capitoli ancora aperti sul fronte previdenziale, a partire dall'aumento dell'età pensionabile per effetto dell'adeguamento alle speranze di vita rilevate dall'Istituto nazionale di statistica, capitolo che resta terreno di scontro tra il governo e le organizzazioni sindacali pronte a scendere in piazza, in tutta Italia, il 14 ottobre prossima per la prima di una serie di iniziative unitarie.