Sindacati mobilitati contro la legge Fornero e l'aumento dell'età pensionabile mentre si attende la convocazione ufficiale del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali dell'incontro con i sindacati sulla fase 2 della riforma Pensioni che continua ad agitare il dibattito politico, economico e sindacale mentre è ormai alle porte la discussione parlamentare sulla legge di Bilancio 2018. Diverse le risposte attese dai sindacati, a partire dall'effettiva attivazione dell'Ape volontario.

Pensioni, il 14 ottobre sindacati davanti le prefettura in tutta Italia

La pensione anticipata con la formula del prestito previdenziale per gli over 63, nonostante i decreto sia già stato firmato nelle scorse settimane dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, non è ancora partita, diversamente dalla formula Quota 41 destinata a una parte dei lavoratori precoci e dell'Anticipo pensionistico sociale rivolta ai "soggetti deboli". "Stiamo facendo una battaglia - ha dichiarato oggi il leader della Uil Carmelo Barbagallo secondo quanto riporta l'Ansa - per ridare una prospettiva anche previdenziale ai giovani e togliere quelle differenza - ha sottolineato - fra le donne, che sono le più penalizzate".

Mobilitazione unitaria per dare sostengo alle proposte dei sindacati

Il 14 ottobre prossimo Cgil, Cisl e Uil hanno promosso un'iniziativa unitaria che si svolgerà nelle principali città Italiane, saranno promosse manifestazione davanti le prefetture da Palermo a Torino passano per Napoli, Roma, Bologna, Milano. I sindacati non intendono cedere di un passo, ma anche il governo, a dire i vero sembra intenzionato ad andare avanti per la propria strada, a partire dall'aumento dell'età pensionabile in base alle aspettative di vita rilevate dall'Istat, altro che modifiche alla tanto contestata legge Fornero contro la quale ieri la Flai Cgil ha cominciato in Sicilia, a Palermo, una nuova raccolta firme.

Barbagallo: i fondi che servono per le pensioni e per i giovani ci sono

Secondo le organizzazioni sindacali non sarebbe difficile, nonostante le difficoltà di bilancio, trovare i fondi per coprire la fase due della riforma pensioni, più prudente invece il Governo Gentiloni che ha già messo le mani avanti parlando di esiguità della risorse e pochi margini di manovra.

"I soldi che servono per le pensioni e per rilanciare il Paese ci sono - ha detto il leader della Uil Carmelo Barbagallo oggi a margine di un incontro a Torino - 111 miliardi di evasione fiscale, 60 miliardi di corruzione, 27 miliardi di usura e pizzo".