Domani, sabato 14 ottobre, sarà i giorno dei sindacati, il giorno in cui le parti sociali proveranno a fare sentire forte la loro voce in tutta Italia mentre è in corso il delicato tavolo di confronto con il Governo Gentiloni sulla fase due della riforma Pensioni. Modificare il sistema previdenziale, creare nuove opportunità occupazionali per i giovani, garantire il lavoro esistente, assicurare a tutti servizi sanitari efficienti, rinnovo dei contratti dei dipendenti della Pubblica amministrazione e non solo. Questi i punti principali per i quali Cgil, Cisl e Uil organizzano per domani la prima manifestazione nazionale unitaria a sostegno delle proposte dei sindacati nell'ambito dei tavoli di confronto aperti con l'esecutivo, a partire da quello sulla seconda parte di interventi di riforma pensioni dopo i timidi cambiamenti iniziati con il Governo Renzi con il quale si raggiunse un'intesa generale.

Pensioni, sindacati e lavoratori in piazza

I sindacati propongono di inserire una sfilza di misure in tema di pensioni, welfare, lavoro e sviluppo nella legge di Bilancio 2018 che farà il suo primo passo lunedì prossimo in Consiglio dei ministri. Nel dettaglio, le organizzazioni sindacali, chiedono: un provvedimento che permetta di costruire trattamenti previdenziali dignitosi per i giovani di oggi costretti a svolgere lavori precari, nella migliore delle ipotesi. Più fondi da destinare alla creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani; più risorse per gli ammortizzatori sociali. I sindacati insistono in particolare per lo stop all'aumento dell'età pensionabile in automatico in base alle speranze di vita.

Tra le proposte sindacali in materia previdenziale anche l'adeguamento delle pensioni in essere al costo della vita.

Lunedì prossimo il confronto con il governo

Per le donne, molte delle quali attendono risposte dal governo sulla proroga del regime sperimentale di Opzione donna, le organizzazioni sindacali propongono di ridurre i requisiti contributivi previsti dalla legge Fornero, misura proposta solo per le lavoratrici madri o comunque impegnate in lavori di cura.

Per quanto riguarda la Pubblica amministrazione Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo di trovare le risorse finanziarie per rinnovare i contratti dei dipendenti pubblici che attendono ormai da molti anni. Chiesto anche un potenziamento dei fondi per la sanità e risorse adeguate per la non autosufficienza. "Una legge di bilancio che voglia avere il carattere dell'equità e dello sviluppo - scrivono i sindacati in un nota congiunta Cgil, Cisl e Uil - deve tenere conto di tali richieste". Manifestazioni si terranno domani da Agrigento a Milano.