Riforma Pensioni fase 2, manovre in corso: al momento sembra difficile il raggiungimento di un accordo tra governo e sindacati. Domani, molto probabilmente, il giorno decisivo. Uno dei capitoli sui cui aveva preso impegni il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, era quello della pensione minima garantita per i giovani di oggi che rischiano altrimenti di non avere completamente una pensione, una formula che consente ai giovani lavoratori precari di oggi di avere in futuro trattamenti previdenziali dignitosi. Misura che però, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Agi, non dovrebbe più trovare spazio nella legge di Bilancio 2018 che domani approderà in Consiglio dei ministri.

Pensione minima garantita? Non c'è spazio in legge di Bilancio 2018

Ci sarebbe spazio, invece, per quanto riguarda alcune modifiche all'Anticipo pensionistico sociale nella parte relativa ai lavoratori precoci e ai lavoratori impegnati in mansioni gravose e usuranti. Tra le questioni aperte sulle quali si attende una risposta dal governo nell'ambito del confronto con i sindacati anche quelle relative agli esodati, i lavoratori più penalizzati dalla legge Fornero, e la proroga di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici, molte delle quali ieri scese in piazza in tutta Italia per la mobilitazione generale promossa da Cgil, Cisl e Uil. Da parte dell'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni, secondo quanto si apprende dall'Agi, viene presa in considerazione l'ipotesi di procedere con la riprogrammazione delle risorse già stanziate e utilizzare quindi i fondi già impegnati con la legge di Bilancio 2017 ma ancora di fatto non spesi, situazione che vale sia per la salvaguardia degli esodati sia per la proroga di Opzione donna.

Il Consiglio dei Ministri pronto a decidere ss fase 2 riforma pensioni

Tante altre le questioni ancora aperte e che dovranno in qualche modo essere chiuse, positivamente o negativamente, domani quando il Consiglio dei Ministri varerà la legge di Bilancio 2018 che poi dovrà passare al vaglio del Parlamento. Prima della riunione del Cdm il ministro Poletti incontrerà i leader dei Cgil, Cisl e Uil forti del consenso ottenuto ieri con la grande partecipazione alle iniziative che si sono svolte in tutta Italia per sostenere i sindacati nei tavoli di confronto con l'esecutivo, non solo quello sulla fase due della riforma pensioni e le politiche sociali del lavoro ma anche quello sulla Pubblica amministrazione.

C'è grande attese dunque per le notizie che domani, lunedì 16 ottobre, arriveranno dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e da Palazzo Chigi, sede della presidenza del Consiglio dei Ministri.