Venerdì prossimo, 27 ottobre, sarà un'altra giornata difficile per i cittadini veneziani che intenderanno muoversi. Le sigle sindacali SGB (sindacato non riconosciuto) / CUB / SI, COBAS / USI, AIT / SLAI e COBAS hanno infatti proclamato uno sciopero cittadino dei servizi automobilistico e di navigazione dell'actv. Sciopero della durata di 24 ore, con l'eccezione naturalmente delle fasce orari dei servizi minimi garantiti.

Fasce orarie garantite

Le fasce orarie garantite per il settore automobilistico andranno dalle 6 alle 8.59 e dalle 16,30 alle 19,29.

Quanto alla navigazione, invece, saranno fatti salvi i servizi minimi per le isole. Infine, chi usufruirà del Paople Mover non subirà alcun disagio. Le fasce orarie minime sono indispensabili soprattutto per i tanti cittadini costretti a utilizzare i mezzi pubblici per recarsi e tornare dal lavoro.

Da evidenziare inoltre che lo sciopero potrebbe non arrestarsi ai soli servizi automobilistico e di navigazione, e potrebbe coinvolgere infatti anche perfino i dipendenti delle biglietterie e dei punti vendita Venezia Unica. Lo sciopero non determinerà un blocco assoluto della mobilità automobilistica e di navigazione il 27 ottobre, tuttavia l'ACTV fa sapere che, fuori dalle fasce orarie minime appena scritte, non sarà garantito il normale svolgimento del servizio.

Le corse quindi riprenderanno regolarmente a partire dalle 3.30 del giorno seguente, sabato 28 ottobre.

Biglietti e abbonamenti

I biglietti e gli abbonamenti per autobus e vaporetti ACTV potranno essere acquistati nei punti vendita Venezia Unica che non aderiranno allo sciopero, nelle rivendite autorizzate, alle biglietterie self service, nei siti di Venezia Unica e dell'ACTV, attraverso l'App gratuita AVM Venezia Official App e a bordo dei mezzi (nel servizio automobilistico dalle 20 alle 7 e in quello di navigazione durante l'intera giornata).

Un'altra giornata complicata a Venezia

Insomma, si attende un'altra giornata complicata per i veneziani e i mestrini, che saranno costretti a ripiegare sui mezzi privati (automobili e biciclette, a Mestre) o ad andare a piedi. O che saranno costretti a stravolgere i loro piani (certo, per una giusta causa), approfittando delle fasce orarie minime garantite, durante le quali sarà fatto salvo l'abituale servizio delle due reti: quella automobilistica e quella di navigazione..