L'Ufficio di Gabinetto del Miur, come comunica la CGIL Scuola sul proprio sito, ha convocato, per mercoledì 22 novembre alle ore 10 i sindacati della scuola per un incontro sulle problematiche del personale ATA. Parte pubblica e organizzazioni sindacali avevano già fissato al 1 dicembre un incontro sulla medesima tematica, ma le novità delle ultime ore hanno spinto i sindacati a sollecitarne l'anticipazione. Ad accendere la miccia è stata la nota della Ragioneria generale dello Stato che ha bocciato l'uso, da parte delle scuole, di personale a tempo indeterminato per la copertura dei posti disponibili, nelle more dell'approvazione delle nuove graduatorie, con la clausola "fino all'avente titolo".

Il MIUR aveva precisato, con nota del 22 settembre che, fino all'aggiornamento delle graduatorie d'istituto, sui posti attualmente disponibili nelle scuole era possibile procedere con il conferimento di incarichi fino a nomina dell’avente titolo ai sensi dell’art. 40 della legge 449/97. La Ragioneria ha ammesso il ricorso a tale istituto contrattuale bocciando però quello previsto dall'art. 59 dello stesso contratto in base al quale il personale ATA a tempo indeterminato "può accettare, nell’ambito del comparto scuola, contratti a tempo determinato di durata non inferiore ad un anno, mantenendo senza assegni, complessivamente per tre anni, la titolarità della sede."

La ragioneria fa osservare che i contratti stipulati ai sensi dell'art.

40 (fino all'avente diritto) non rientrano tra le ipotesi previste dall'art. 59 (contratti di durata non inferiore ad un anno) e il loro uso potrebbe compromettere la stabilità degli organici.

Aggiornamento graduatorie personale ATA: Le richieste sindacali

I sindacati della scuola lamentano già da diversi giorni le incredibili difficoltà delle segreterie amministrative delle istituzioni scolastiche nell'esaminare l'enorme numero di domande di nuovo inserimento ed aggiornamento pervenute.

Si stima che siano circa due milioni, ovvero circa cinquecentomila in più rispetto al precedente triennio. Per questo motivo, in primo luogo, chiedono tempi più distesi per la valutazione e l'inserimento delle domande.

La richiesta più rilevante ed urgente che la CGIL si prepara però a fare al MIUR riguarda l'immediata trasformazione dei contratti stipulati finora con la clausola "fino all'avente diritto" in contratti annuali al 30 giugno o al 31 agosto.

Richiesta che, se soddisfatta, potrebbe rendere improbabile l'uso delle nuove graduatorie per l'anno scolastico in corso. La CGIL giustifica questa richiesta facendo rilevare che un avvicendamento ad anno in corso del personale già nominato non potrebbe che compromettere negativamente la continuità del servizio, oltre a mortificare la dignità professionale di lavoratori che, spesso, hanno dovuto anche trasferirsi per accettare gli incarichi conferiti.

I sindacati chiedono anche interventi più tecnici finalizzati ad uno snellimento delle procedure. In particolare chiedono: interventi sul sistema informatico che spesso presenta malfunzionamenti legati alle migliaia di accessi contemporanei; la costituzione di un nucleo di supporto che garantisca l'omogeneità della valutazione; un monitoraggio che consenta di conoscere la distribuzione delle domande tra le varie scuole anche per poter meglio stabilire quando mettere in linea su istanze online il modello D3 per la scelta delle 30 scuole da parte degli aspiranti al conferimento dei nuovi incarichi.