L'autunno si sta rivelando un mese molto proficuo sul piano dei concorsi pubblici: tra i più importanti indetti di recente, risalta quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 10 novembre dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri: 50 posti di referendario presso i Tribunali Amministrativi Regionali (TAR).

Si tratta della qualifica iniziale della prestigiosa carriera della magistratura amministrativa, una delle più ambite dai laureati in giurisprudenza, che in gran numero attendevano un bando di cui si vociferava da tempo.

I requisiti per partecipare

Essendo un concorso di II grado, non è sufficiente il semplice possesso della laurea in giurisprudenza, ma occorre appartenere anche a categorie che abbiano, per le funzioni o le professioni svolte, esperienza significativa in campo legale, ovvero:

  • magistrati ordinari nominati o che abbiano conseguito una valutazione positiva di idoneità al superamento dei 18 mesi di tirocinio
  • magistrati contabili, o della giustizia militare, di qualifica equiparata ai magistrati ordinari
  • avvocati o procuratori dello Stato alla seconda classe di stipendio
  • dirigenti e funzionari pubblici (di Stato, Regioni, Enti Locali, ecc.), questi ultimi con almeno cinque anni di anzianità di servizio
  • docenti universitari di ruolo in materie giuridiche, o ricercatori con almeno cinque anni di servizio
  • avvocati iscritti all’albo da almeno otto anni
  • consiglieri regionali, provinciali e comunali, che abbiano esercitato le funzioni per almeno cinque anni, ovvero per un intero mandato

Domande solo tramite via PEC

Per presentare la domanda di partecipazione occorre avere a propria disposizione una casella di posta elettronica certificata (PEC) personale: non è infatti ammessa alcuna altra modalità di invio, che dovrà avvenire tassativamente entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione (avvenuta il 10 novembre 2017) all'indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) della Presidenza del Consiglio dei ministri appositamente dedicato al concorso: concorsotar@pec.governo.it.

Le Prove scritte e quella orale

Gli esami da sostenere consistono in quattro prove scritte e in una prova orale.

In particolare, le prove scritte prevedono lo svolgimento di altrettanti temi sulle seguenti materie:

  • diritto privato
  • diritto amministrativo
  • scienza delle finanze e diritto finanziario
  • diritto amministrativo (prova pratica)

Per essere ammessi all'orale occorre avere conseguito una media di almeno quaranta cinquantesimi nelle prove scritte, purché in nessuna di esse si sia avuto un voto inferiore a trentacinque cinquantesimi; alla prova orale, in aggiunta alle materie previste per gli scritti, occorre prepararsi anche su:

  • diritto costituzionale
  • diritto penale
  • diritto processuale civile e penale
  • diritto internazionale pubblico e privato
  • diritto dellavoro
  • economia politica

E' inoltre possibile sostenere anche una prova facoltativa di lingua straniera; in ogni caso, per il superamento della prova orale bisogna ottenere un punteggio minino di quaranta cinquantesimi.