Questo è il terzo anno che il bonus dei 500 euro è stato erogato ai docenti di ruolo delle scuole statali per la formazione e l’auto-aggiornamento professionale. Tutti gli insegnanti entro il 31 agosto 2018 quindi potranno spendere quelle somme residue dell’a.s. 2016/17, che sono appunto già state caricate sulla piattaforma cartadeldocente.istruzione,it.

Da quello che risulta ad oggi comunque le somme in questione sono state spese più per l’acquisto di PC e tablet e meno per corsi di formazione e aggiornamento, corsi universitari o svolti da enti accreditati.

Il resto circa 700mila euro sono stati investiti in spettacoli teatrali, cinema e teatro, 38 milioni sono andati per l’acquisto di libri e testi, anche in formato digitale, benché ci sia la volontà da parte dei docenti che tale acquisti abbiano ricadute reali a vantaggio esclusivo degli studenti”.

  • Si tratta quindi di un diverso utilizzo dello stesso bonus posto che una delle proposte politiche è quella di far confluire la somma direttamente in busta paga, sulla quale sarà prevista tassazione dei 500 euro pari al 43%. Tutti ciò ha sollevato ovviamente molte critiche da pare degli categoria interessata.

Allo stato attuale vediamo comunque chi può usufruire del bonus e come funziona per l’as 2017/2018

Carta del Docente: come funziona e chi sono i beneficiari?

I docenti aventi diritto al bonus sono:

  • quello di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, a tempo pieno o a tempo parziale;
  • quelli in periodo di formazione e prova;
  • quelli inidonei per motivi di salute ;
  • quelli fuori ruolo o altrimenti utilizzati;
  • quelli nelle scuole militari o all’estero;

I docenti possono utilizzare annualmente buoni di spesa elettronici per i beni (come testi, libri in formato digitale; riviste e pubblicazioni, hardware e software); o i servizi (corsi di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, master universitari)

L’applicazione web si chiama cartadeldocente.istruzione,it.

e occorre quindi registrarsi sullo stesso sito. L’identità dei docenti è verificata attraverso il sistema Spid che servirà ad accedere a tutti i servizi online della PA con un’unica Identità Digitale, tramite cioè un username e una password.

Il buono è accompagnato da un codice identificativo (QR code) da salvare oppure che deve essere stampato per presentarlo poi una volta che si acquista il bene o il servizio voluto.

Il tempo massimo concesso dal MIUR e dai sindacati per spendere il buono è di 2 anni. Se la somma non viene spesa durante l’anno, l’insegnante dovrà necessariamente procedere a spenderla solo l’anno successivo, altrimenti andrà persa.