Mondo del lavoro: una recente indagine condotta dall’INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) ha rilevato importanti informazioni sulle potenziali professioni risultate più ricercate dal mercato del lavoro. L’indagine è stata condotta su 16 mila persone con diverse competenze, caratteristiche e specializzazioni di lavoro. I risultati della ricerca hanno fatto il quadro della situazione in un periodo di tempo tra il 2006 e il 2011 evidenziando, tra le varie casistiche, un divario ancora netto tra il Nord e il Sud. Le professioni che avrebbero evidenziato una forte decrescita nel periodo di interesse dello studio sarebbero senza dubbio riconducibili alle attività lavorative a basso impatto innovativo e tecnologico.

Quali sono i lavori oggi più richiesti?

L’elenco delle professioni oggi più richieste è stato elaborato dall’INAPP e presentato al convegno del CNEL all’interno del quale sono stati discussi, in particolar modo, gli impatti dei vari processi tecnologici sulle diverse professioni in Italia. Tra le professioni che sono risultate più in alto nella lista dello studio dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche e più richieste dalle aziende si trovano quelle dei progettisti di software, degli specialisti del marketing che si occupano dello studio e dell'analisi del mercato e delle imprese, i tecnici specializzati nel campo della produzione del settore manifatturiero e gli analisti.

I lavori a rischio sono risultati invece quelli inerenti ai servizi di pulizia, il personale specializzato nei settori di verificare del controllo dei prodotti e i lavoratori addetti alle organizzazioni nel campo commerciale delle vendite. Una immediata valutazione dei risultati farebbe facilmente comprendere il cambiamento di tipo tecnologico nell’ambito dell’occupazione, considerando che le top ten dei lavori più richiesti sono risultati quelli in ambito più tecnologico e innovativo.

Le aziende, sarebbero alla ricerca, quindi, di persone specializzate soprattutto in questi ambiti.

Lavoro al Sud: i risultati preoccupanti dello studio

Dallo studio sarebbe emersa anche una realtà alquanto sconcertante per quanto riguarda il mondo del lavoro nel Mezzogiorno in base alla quale non si sarebbero riscontrati soddisfacenti segnali di trasformazione tecnologica verso le nuove esigenze dell’industria.

Tra le professioni a rischio al Sud sarebbero risultati gli impiegati di banca e i commessi. Risultati invece in crescita i professionisti delle vendite a domicilio, gli operai addetti alle catene di montaggio e gli impieghi come assistenti sanitari e badanti.