Arriva una nuova presa di posizione da parte dei Parlamentari di Possibile in merito al tema della proroga di opzione donna. Ad esprimersi nella giornata di ieri sono stati il Segretario e Deputato On. Pippo Civati e l'On. Andrea Maestri, i quali hanno messo in luce come sulla questione l'esecutivo stia ancora aggirando le richieste di pensionamento anticipato delle lavoratrici, rendendosi in questo modo inadempiente rispetto a quanto previsto dalla legge. I Parlamentari ricordano infatti che "il regime dell'opzione donna rappresenta per molte italiane l'unica via di uscita dalle forche caudine previdenziali della legge Fornero".

Nonostante ciò, al momento la situazione appare ancora in fase di stallo e non sembra esserci all'orizzonte la prospettiva di uno sblocco.

Pensioni e proroga OD: nessuna risposta all'interrogazione dello scorso 13/09

In merito alla vicenda, proprio lo scorso 13 settembre 2017 era stato chiesto al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti dagli On. Civati e Maestri di prorogare l'opzione di pensionamento anticipato, rendendo quindi strutturale la misura. "A oggi non solo il Governo non ha risposto, ma si è anche reso gravemente inadempiente" ricordano gli esponenti di Possibile, visto che entro lo scorso 30 settembre l'esecutivo avrebbe dovuto presentare una relazione a seguito del monitoraggio (contenente il numero di domande di pensione e le relative risorse), così come indicato dal meccanismo del contatore avviato con la scorsa LdB2016.

I Parlamentari di Possibile incontrano le lavoratrici davanti alla Camera dei Deputati

Nella giornata di ieri gli esponenti di Possibile hanno quindi incontrato le lavoratrici riunitesi davanti a Palazzo Montecitorio, offrendo il proprio sostegno a tante donne che sono scese in piazza per protestare contro il mancato rinnovo della misura.

Molte di loro si trovano ora senza reddito e senza pensione, in attesa che si rendano noti i dati relativi al contatore. "Sono in Piazza Montecitorio con le donne che chiedono la pubblicazione dei dati del contatore (termine di legge scaduto il 30 settembre), la proroga del regime pensionistico Opzione Donna al 2018 e la sua trasformazione in misura strutturale", ha commentato ieri l'On Andrea Maestri tramite il proprio profilo Facebook, ricordando che si tratta di "storie di donne che lottano per diritti, reddito e dignità.

Siamo con loro fin dall'inizio di questa battaglia e non le lasceremo sole, fino al raggiungimento dell'obiettivo". Ma la vicenda appare tutt'ora particolarmente critica perché senza poter approfondire i dati del contatore il Parlamento non può "adottare un provvedimento legislativo di proroga", evidenziano gli On. Civati e Maestri. I due Parlamentari spiegano che al riguardo è infatti facilmente ipotizzabile un onere inferiore alle stime iniziali di costo. Tanto che nei confronti delle manifestanti gli esponenti di Possibile hanno assunto l'impegno di "chiedere alla Presidente della Camera di attivarsi, al fine di tutelare la dignità ed i diritti delle lavoratrici".

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