Dopo la decisione di avviare una nuova mobilitazione generale da parte della Cgil, sembrano crescere le distanze tra governo e sindacato. Nella mattina di oggi si è registrata una nuova presa di posizione riguardo la discussione in atto sul comparto previdenziale da parte del Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che ha puntato il dito contro il mancato accordo spiegando che "le Pensioni non sono quelle che hanno sofferto di più, mentre la disoccupazione giovanile resta troppo alta". L'esponente dell'esecutivo ha quindi rivendicato le scelte fatte, evidenziando che "essere di sinistra vuol dire cercare una crescita inclusiva e sostenibile".

Bisogna quindi tenere conto che "la voce di spesa pubblica per le pensioni è quella che più è aumentata negli ultimi anni". Non si è fatta attendere però la risposta della Segretaria Generale Cgil Susanna Camusso, che si è detta in disaccordo rispetto al ragionamento appena riportato perché la sostenibilità sociale non deve essere piegata a quella finanziaria.

Pensioni e sostenibilità: per la Cgil servono regole certe

La risposta della leader della Cgil Susanna Camusso alle parole pronunciate dal Ministro Padoan ha messo in chiaro la distanza attualmente presente tra le parti. "Non sono d'accordo" sottolinea la sindacalista, puntualizzando che bisogna capire cosa determini la sostenibilità. "Se è una sostenibilità sociale può essere sempre piegata invece al tema della sostenibilità finanziaria.

Penso che il sistema previdenziale debba essere un sistema universale, fatto di regole certe per le persone e invece si è scelta la strada di non intervenire sui meccanismi, ma di determinare delle deroghe". Sarebbe proprio quest'ultimo il principale limite che ha portato alla chiusura del tavolo senza un accordo con il Governo.

Anche in merito alla priorità del tema dei giovani, la sindacalista esprime dubbi sulla coerenza della posizione governativa, visto che considera le politiche portate avanti finora (riguardanti la decontribuzione) come non sufficienti per la creazione di lavoro giovanile e per la stabilizzazione degli impieghi nel lungo periodo.

Resta la distanza tra le posizioni e si conferma la mobilitazione

Stante la situazione appena descritta, sembra destinata a restare la distanza tra Governo e Cgil, tanto che Susanna Camusso ha nuovamente confermato questa mattina la mobilitazione nazionale fissata per il prossimo 2 dicembre. Nel frattempo, è partito anche il confronto tra sindacato e gruppi parlamentari, nel tentativo di determinare soluzioni migliori durante l'iter di discussione della legge di bilancio 2018.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito, mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni ricordiamo di utilizzare la funzione "segui" disponibile in alto, vicino al titolo dell'articolo.