Emergono i primi dettagli in merito alla proposta definitiva avanzata questa mattina dal Governo in chiusura del tavolo tecnico aperto tra esecutivo e Sindacati sull'applicazione della speranza di vita e sugli altri interventi destinati al comparto previdenziale. Secondo le nuove indiscrezioni di stampa, la bozza di modifica avanzata durante l'incontro prevede un allentamento dei vincoli di accesso alla pensione a partire dal primo gennaio 2019 per i lavoratori inseriti all'interno delle 15 categorie di tutela, purché siano stati maturati almeno 30 anni di versamenti e si abbia svolto un lavoro considerato gravoso per almeno sette anni negli ultimi dieci.

In questo senso, vi sarebbe un'ulteriore sterilizzazione di sei anni nell'anzianità di contribuzione, visto che in precedenza la salvaguardia era legata ai criteri più onerosi dell'APE sociale (ovvero alla maturazione di almeno 36 anni di contribuzione).

Le categorie interessate dal provvedimento e le modifiche proposte per il 2021

Entrando nello specifico della proposta, ricordiamo che la platea individuata dal Governo è rappresentata da 15 categorie di lavoratori, ovvero le 11 attività già comprese all'interno dell'APE alle quali si aggiunge chi svolge lavori agricoli, siderurgici e marittimi, oltre alla categoria dei pescatori. Restano invece al di fuori della misura di tutela figure lavorative come ad esempio i postini, i vigili del fuoco o gli addetti alla ristorazione.

Per quanto concerne l'ulteriore scatto in avanti previsto per il 2021, il Governo ha annunciato di voler riconsiderare il meccanismo di calcolo della speranza di vita affinché possa tenere conto anche delle eventuali diminuzioni.

Attesa per la reazione dei sindacati, incontro definitivo alle 16:30 di oggi

Stante la situazione, non appare ancora chiara quale sarà la risposta dei sindacati rispetto alla nuova proposta governativa.

A breve si dovrebbe tenere l'incontro definitivo delle parti sociali con il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e con il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Dopodiché la situazione dovrebbe chiarirsi in via definitiva. A tal proposito ricordiamo che i sindacati hanno espresso perplessità nel recente passato, paventando anche la possibilità di una mobilitazione generale.

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