Rispetto a quanto dichiarato nei giorni scorsi dalla presidente del patronato della Cgil, l'Inca, in merito alle istanze di accesso al pensionamento con le formule Ape Social e Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci introdotte con la fase uno della riforma Pensioni, l'Istituto nazionale per la previdenza sociale tiene a precisare che né il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, né lo stesso Inps, hanno mai chiesto ai lavoratori di inviare di nuovo istanze per cui la relativa documentazione si già stata inoltrata non dopo il 15 luglio scorso.

Anzi, al contrario. L'Inps sta proseguendo con il riesame delle istanze bocciate.

Pensioni, l'Inps fa il punto della situazione su Ape sociale e Quota 41

"E' in corso - viene spiegato in una nota stampa dell'Inps - un'operazione di verifica delle domande respinte". Ma altre novità importanti sono in arrivo dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale. Viene precisato nella nota stampa, infatti, che oltre al riesame delle domande di pensionamento già respinte si sta procedendo con l'esame delle istanze che potrebbero essere accolte in virtù delle nuovi disposizioni concordate con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. L'Inps respinge con forza accuse e polemiche alimentate dall'Inca, il patronato del sindacato rosso che ha denunciato un riesame al rilento delle domande per Ape social e Quota 41 che complessivamente ammontano a circa 65.000, delle quali 45.000 sono state respinte a un primo esame determinando così il primo flop che ha indotto il segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, a sollecitare l'ampliamento delle maglie per l'accesso all'Anticipo pensionistico sociale.

Continua il riesame delle domande respinte per mancanza documenti

"La difficoltà di reperimento delle informazioni - scrive l'Inps nella nota stampa di replica all'Inca Cgil - non può essere strumentalizzata per inutili polemiche". L'Istituto nazionale per la previdenza sociale, infatti, ha spiegato che ci sono difficoltà per reperire tutte le notizie utili all'accertamento dei requisiti per Ape sociale e Quota 41 poiché gli enti che le detengono non le possono fornire.

L'Inps ha ribadito comunque "il suo impegno - si legge nella nota - a portare a termine nel più breve tempo possibile - viene sottolineto - le necessarie istruttorie ed accogliere le richieste dei cittadini che hanno diritto a fruire dell'Anticipo pensionistico sociale" per il quale è possibile presentare domanda entro il prossimo 30 novembre. Per l'Ape social 2018, invece, dopo l'emendamento del governo, si dovrà attendere il varo della legge di Bilancio 2018.