Dopo aver aperto un piccolo sondaggio informale all'interno della nostra pagina "Riforma Pensioni e lavoro" su Facebook torniamo a fare il punto della situazione nella nostra rubrica "Parola ai Comitati" in merito alle ultime notizie riguardanti l'APE volontaria (in corso di definizione) e le domande già inviate all'Inps per l'APE sociale e la Quota 41 (in via di revisione). Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

APE volontaria: firmati gli accordi quadro, ma la misura non è ancora operativa

Partiamo con l'aggiornare i lettori sull'anticipo pensionistico volontario, per il quale questa mattina è arrivata la notizia dell'intesa sugli accordi quadro con le banche.

Si tratta di un ulteriore passo in avanti (per altro atteso da tempo), ma attenzione perché al momento nulla è stato firmato e non è ancora possibile procedere con l'invio della domanda di certificazione dei requisiti presso l'Inps. Serve infatti anche l'ok definitivo da parte del Garante dai Dati Personali per poter siglare definitivamente il contratto tra le parti. Solo dopo questo passaggio il testo potrà infatti essere recepito dall'Istituto pubblico di previdenza, che dovrà quindi elaborare il tutto e presentare le proprie istruzioni, diramandole alle rispettive sedi territoriali. Nel frattempo è arrivato comunque qualche piccolo aggiornamento contrattuale sulla misura, stante che il Taeg indicato all'interno della convenzione vedrà probabilmente un tasso pari al 2,75%-2,85%; un costo che risulta comprensivo anche del premio assicurativo obbligatorio da sottoscrivere a tutela dei propri familiari in caso di premorienza.

I lavoratori che desiderano fruire dell'opzione dovranno quindi avere ancora un po' di pazienza. Ricordiamo che non sono pochi coloro che ci hanno contattato negli scorsi giorni in merito all'avanzare della misura, che presenta un interesse crescente. L'APE volontaria resta infatti l'unica possibilità utile per poter ottenere un anticipo sulla pensione di vecchiaia a partire dai 63 anni, nel momento in cui non si possiedono i requisiti utili per accedere con le altre misure di tutela.

Pensioni, sull'APE sociale e la Quota 41 sono in riesame 23mila domande

Per quanto concerne il tema dell'APE sociale e della Quota 41 destinati ai precoci, si continua a registrare una sostanziale situazione di attesa, fermo restando che all'interno della nostra pagina Facebook abbiamo cominciato a riscontrare i primi limitati riscontri positivi alle domande inviate con la prima finestra utile.

Sono però ancora tanti coloro che si sono visti respingere la pratica anche per piccoli inadempimenti, mentre altri attendono di sapere l'esito del riesame avviato dall'Inps. Stando ai numeri forniti dall'Istituto, al momento sarebbero in fase di rielaborazione all'incirca 15mila domande su cui sono partite nuove valutazioni d'ufficio, mentre altre 8mila revisioni risultano il frutto delle istanze prodotte dai lavoratori. Oltre a ciò, bisogna tenere conto che nuove domande di certificazione continuano ad essere inviate, visto che fino al 30 novembre 2017 è possibile procedere con l'apertura delle pratiche per coloro che hanno maturato i requisiti a partire dal 16 luglio (quindi dopo la prima scadenza utile per l'adesione).

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito in merito alle ultime novità che abbiamo riportato. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni ricordiamo di utilizzare la funzione "segui" disponibile in alto, vicino al titolo dell'articolo.