Al termine dell'incontro di ieri sulle Pensioni fra governo e sindacati si è deciso per un ulteriore confronto, in programma il prossimo 21 novembre. Nel faccia a faccia avvenuto sabato mattina a Palazzo Chigi sono emerse delle novità importanti sul tema riguardante l'aspettativa di vita. Passi in avanti si sono registrati anche sul fronte Ape social. Diverse le posizioni dei sindacati rispetto alle nuove proposte dell'esecutivo Gentiloni. Se la Cgil resta fortemente critica rispetto alle misure prospettate nelle ultime settimane, la Cisl di Annamaria Furlan sembra invece più possibilista.

Rimane congelata invece la discussione sulla fase 2 della riforma pensioni. Lo stesso discorso può essere fatto su Opzione Donna, la cui pubblicazione dei contatori, necessari per un eventuale intervento di proroga, rimane ancora oggi un mistero irrisolto.

Le nuove proposte del governo su aspettativa di vita e Ape social

Paolo Gentiloni, con al fianco i ministri Padoan, Poletti e Madia, ha presentato due nuove proposte ai sindacati, in materia di aspettativa di vita e Ape social. Per quanto riguarda il primo tema, si è prospettata la possibilità di estendere il blocco a quei lavoratori che già appartengono alle 15 categorie individuate in precedenza (le 11 dell'anticipo pensionistico agevolato più siderurgici, agricoli, marittimi e pescatori) che vanno in pensione con la pensione anticipata (ex pensione di anzianità contributiva, ndr) e non soltanto con quella di vecchiaia.

Oggi i lavoratori che accedono alle cosiddette pensioni anticipate devono maturare 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne), indipendentemente dall'età anagrafica. Tale requisito, allo stato attuale delle cose, è soggetto, come avviene per le pensioni di vecchiaia, all'adeguamento automatico basato sull'aspettativa di vita.

Nel 2019-2020, ad esempio, scatterà un nuovo aumento, che porterà l'ex pensione di anzianità a 43 anni e 3 mesi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne.

In più, il governo ha promesso di aumentare i fondi per l'Ape social, prorogandola al 2019. Un intervento analogo, in Gazzetta Ufficiale, lo si era avuto nelle settimane precedenti per l'Ape volontaria.

Riguardo a quest'ultima, tra l'altro, vi sono delle importanti novità. Confermate le indiscrezioni che volevano il raggiungimento degli accordi con Abi e Ania per il prestito pensionistico volontario. La possibilità di presentare le domande dovrebbe avere inizio entro il mese di dicembre, come sottolineato dai colleghi del Sole 24 Ore.

Come dicevamo, il giudizio dei sindacati è contrastante. Da una parte la Cgil continua a fare muro, ribadendo il concetto di mobilitazione. Non è da escludere, ad oggi, l'eventualità di uno sciopero generale. Dall'altra, la Cisl parla di "proposte concrete", a testimonianza di come le nuove misure presentate dal governo durante l'ultimo confronto a Palazzo Chigi abbiano soddisfatto il segretario generale Annamaria Furlan e i vertici del sindacato.

Sullo stesso piano della Cisl la posizione della Uil, ulteriore conferma della spaccatura registrata fra le sigle sindacali.

Le lavoratrici di Opzione Donna appoggerebbero uno sciopero generale

Sul tema Opzione Donna si registra l'appoggio del gruppo Opzione Donna Proroga al 2018 ad un eventuale sciopero generale. Anche nella giornata di ieri le lavoratrici hanno chiesto incessantemente la pubblicazione dei dati del contatore, passaggio necessario affinché il governo provveda alla proroga del regime sperimentale. Gli utenti Valter Benetello e Silvia Antonelli, in questo senso, sono quelli che mettono in maggiore evidenza l'attuale situazione. Intanto, le iniziative del gruppo proseguono, dopo l'incontro avvenuto giovedì con alcuni rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.