Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 30 novembre 2017 vedono protagonista un nuovo emendamento alla legge di bilancio 2018, che allarga fino a 7 anni la possibilità per le aziende di prevedere piani di prepensionamento del personale (facendosi carico dei costi). Nel frattempo il Presidente dell'Inps Tito Boeri ha puntualizzato sulla necessità di approfondire gli obiettivi della Commissione chiamata a separare l'assistenza dalla previdenza. Dai Comitati arriva invece un nuovo punto della situazione riguardo le rivendicazioni sui lavori di cura e sul cumulo gratuito, mentre la Cgil conferma che non esiste nessuno scontro con Cisl e Uil.

Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate: per il prossimo triennio possibili scivoli di 7 anni

Un emendamento alla legge di bilancio 2018 approvato ieri in Senato prevede la possibilità che le aziende si facciano carico di piani di esubero del proprio personale garantendo un prepensionamento di massimo 7 anni rispetto all'uscita di vecchiaia o di anzianità. Al datore di lavoro spetterà erogare una prestazione d'importo uguale a quella della pensione che avrebbero maturato i lavoratori al momento della risoluzione del contratto, oltre al versamento dei contributi utili a conseguire l'ingresso nell'Inps. Fino ad oggi, la legge Fornero prevedeva che in caso di eccedenza di personale fosse possibile ricorrere a questo strumento con quattro anni di anticipo massimo.

Il nuovo emendamento estende quindi la possibilità sia a livello temporale che per le procedure di mobilità.

Il Presidente dell'Inps chiede di chiarire l'obiettivo della Commissione

Dall'Inps arriva una richiesta di chiarimento in merito agli obiettivi della nuova Commissione che si dovrà occupare di separare l'assistenza dalla previdenza.

Secondo il Presidente Tito Boeri, ascoltato durante un'audizione della Commissione lavoro della Camera, questo particolare "non è stato chiarito". L'economista ha comunque garantito la propria disponibilità nel dare seguito alle prerogative della futura commissione, avvisando però che non si produrranno modifiche sull'entità della spesa pensionistica perché l'Eurostat "considera la spesa previdenziale come l'insieme delle prestazioni pensionistiche".

Il Comitato Opzione Donna Social ribadisce i propri obiettivi ad un anno dalla fondazione

Nella giornata di ieri il Cods ha compiuto un anno dalla propria fondazione, ma la fondatrice Orietta Armiliato ha ribadito che resta ancora molto lavoro per conseguire gli obiettivi prefissati. Le rivendicazioni delle aderenti si concentrano soprattutto sulla valorizzazione dei lavori di cura e sulla necessità di aprire il cumulo gratuito per il conseguimento della pensione anticipata tramite opzione donna. In merito al prossimo futuro, "qualcosina la nuova legge di bilancio parrebbe aver recepito e da lí, con determinazione correttezza e coerenza, si può solo andare avanti". Armiliato ha quindi ringraziato le iscritte per il supporto dato finora, invitandole a seguire e sostenere il lavoro quotidiano sui nuovi sviluppi.

Si conferma unità tra le principali sigle sindacali

Dai sindacati arrivano nuove conferme circa l'unità che ha contraddistinto i rapporti tra le parti negli ultimi anni. La Cgil ha confermato di aver espresso un giudizio differente rispetto a quanto fatto da Cisl e Uil in merito alle proposte giunte dal Governo, ma nonostante ciò non vi è stato alcuno "strappo" tra le sigle. A confermarlo è stata la stessa Segretaria Generale Susanna Camusso, auspicando che la vertenza possa proseguire in via unitaria per cercare di cambiare le cose.

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