Le ultime novità sulla riforma pensioni 2017 emergono dall'incontro appena conclusosi tra i sindacati ed il Governo, qualche piccolo passo avanti nei confronti delle donne è stato fatto, ma molto è ancora in discussione. Stando alle parole del precoce Maurizio D'Onofrio che si è sentito via messanger con Roberto Ghiselli, Cgil, la rottura tra le sigle sindacali sarebbe confermata e sarebbe stata altresì confermata la data della Manifestazione del 2 dicembre. Le conferme anche da più testate giornalistiche.

Pensioni anticipate e donne, cosa è emerso?

La svolta tra sindacati e Governo non c'è stata ed è scaturita la rottura tra Cgil contraria alle proposte di Gentiloni, ed le altre sigle sindacali, Cisl e Uil che si sono dette abbastanza soddisfatte degli esiti dell'incontro. Effettivamente un primo passo avanti sulle donne va riconosciuto ma troppo poco è stato fatto, a detta della Cgil. L'esecutivo, dalla sua, si è, infatti, impegnato a garantire l'ampliamento dei requisiti di accesso alle lavoratrici con figli con lo scopo di ridurre le disparità di genere e dare concretamente riconoscimento di valore sociale del lavoro di cura e di maternità svolto dalle donne. Non basta per la Cgil: la leader Susanna Camusso aveva fatto presente che, in caso di richieste non soddisfatte, si sarebbe andati incontri ad una manifestazione.

A questo punto la Cgil procede al fianco dei lavoratori, che da ieri continuano sui social a sostenerla, e da sola rispetto alle altre due sigle sindacali. Anche la proposta sui giovani per la Camusso è risultata insufficiente e le proposte per le donne e le nuove generazioni molto simili a quanto già illustrato negli incontri precedenti, dunque i provvedimenti risultano insoddisfacenti ed è stato proclamato per il prossimo 2 dicembre.

Cgil procede sola, Cisl e Uil soddisfatti

Per Annamaria Furlan l'incontro con Governo è stato positivo così come quanto fino ad oggi raggiunto, per Barbagallo della Uil si è raggiunto il massimo possibile ad oggi e si è aperta una breccia' nella legge Fornero. Per i lavoratori solo la Cgil sta cercando di perseguire quanto richiesto, gli altri si sono accontentati voltando le spalle ai lavoratori.

Per la Camusso, il Governo continua a trincerarsi dietro alla scarsezza di risorse, la vertenza previdenziale non può che restare aperta, come destinare le risorse nasconde scelte politiche. Il Governo sostiene la leader della Cgil può ancora intervenire e dare risposta al mondo del lavoro. Troppo poco è stato fatto per giovani, donne, aspettativa di vita. Confermato lo stop dell'innalzamento dell'età pensionabile per il 2019 per 15 categorie di lavori gravosi, alle 11 categorie dell'ape sociale si aggiungono operai e braccianti agricoli, marittimi, addetti alla pesca e siderurgici e lavoratori del vetro. L'esenzione varrà per quanti hanno svolto tale attività da almeno 7 anni negli ultimi 10 ed abbiano almeno 30 anni di contributi versati. Non resta che vedere come risponderà il Governo alla manifestazione del 2/12.