Continua ad essere l'argomento più discusso e chiacchierato degli ultimi tempi quello legato alla riforma Pensioni 2017. Al centro dei dibattiti tra Governo e sindacati, infatti, c'è il tema legato all'incremento dell'età pensionabile a causa dell'aspettativa di vita. E se per quanto riguarda i due nuovi meccanismi introdotti dell'APe social e di Quota 41 per i lavoratori precoci, i sindacati hanno chiesto un altro incontro, anche con urgenza, per quanto concerne la speranza di vita, dopo la proposta del Governo rigettata, le forze sindacali avrebbero avanzato un'altra ipotesi, probabilmente l'ultimo tentativo di mediazione in vista dell'incontro di lunedì 13 novembre.

Riforma pensioni: si richiede l'uscita a 66 anni e 11 mesi?

Come si legge sul quotidiano Corriere della Sera, infatti, la proposta portata avanti dall'esecutivo per esentare le 15 categorie di lavoratori dall'aumento dell'età pensionabile è stata rispedita al mittente dai sindacati perché ritenuta insufficiente. Ecco perché spunta l'ultima "idea" delle forze sindacali: quello di ottenere un mini sconto sull'età, ma per tutti i lavoratori. La proposta, in sostanza, sarebbe quella di far aumentare l'età per accedere alla pensione a partire dal 2019 a 66 anni e 11 mesi, un mese in meno rispetto a quanto dovrà essere in base all'incremento dell'aspettativa di vita.

Riforma pensioni: ci sarà un nuovo metodo di calcolo dell'età pensionabile

Per quanto riguarda le categorie da esentare totalmente, invece, i sindacati vorrebbero congelare la decisione per poi decidere più avanti cosa fare. Il costo di questa proposta comunque sarebbe rilevante: circa 600 milioni di euro all'anno. Proprio per questo la trattativa appare in salita, soprattutto perché non c'è il benestare del ministero dell'Economia.

Intanto, in tema riforma pensioni, Governo e sindacati hanno raggiunto l'accordo su un nuovo modo per calcolare l'età pensionabile: non si dovrebbe più calcolare sul triennio, ma si dovranno verificare anche le variazioni dell'aspettativa di vita sulla base dei due anni. In ogni caso domani sarà una giornata decisiva. Non ci resta che attenderne gli sviluppi.

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